Finisce la fuga di Johnny lo Zingaro, arrestato nel sasserese

15 settembre 2020

Si è conclusa in un casolare delle campagne di Sassari la settima fuga di Giuseppe Mastini, meglio conosciuto come “Johnny lo Zingaro”: 60 anni vissuti pericolosamente fin dall’infanzia, che gli sono valsi il carcere a vita dopo aver commesso due omicidi, altrettanti tentati omicidi, un rapimento e 25 rapine. La polizia di Stato, insieme alla polizia penitenziaria, lo ha catturato in una villetta nel sassarese. In carcere per tre omicidi, era evaso 10 giorni fa, al termine di altrettanti giorni di permesso.

“Johnny” è detto lo Zingaro perché figlio di una famiglia di giostrai sinti. Il primo omicidio lo compie quando aveva appena 11 anni. Finito in cella nei successivi 15 anni ha girato i penitenziari di tutta Italia riuscendo a fuggire due volte e fu coinvolto anche nelle indagini sull’uccisione di Pier Paolo Pasolini. Da luglio 2017 era rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Sassari, dopo la precedente evasione avvenuta il 30 giugno del 2017, dal penitenziario di Fasano (Cuneo). Anche in quella occasione era uscito, godendo del regime di semilibertà.

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