Finora 50 sigle a consulto a Stati Generali. E lista ancora lunga

16 giugno 2020

Sono una cinquantina, fino ad adesso, i soggetti sfilati a Villa Pamphilj per gli Stati generali voluti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo la giornata inaugurale dedicata all’Europa, con gli interventi, tra gli altri, di Ursula von der Leyen, Christine Lagarde, Davide Sassoli, Paolo Gentiloni e del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, da ieri è iniziato il confronto con il mondo del lavoro e delle imprese. Al Casino del Bel respiro sono arrivati i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e, poi, quelli autonomi: Ugl, Usb, Cub, Cisal, Confsal, Cobas, Unicobas, Cida, Cse, Confintesa, Fnsi. La giornata è stata chiusa con i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni.

Da oggi, e per due giorni, è il turno delle associazioni delle imprese. Stamani spazio a Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Unioncamere, Federdistribuzione, Federterziario, Consiglio dei centri commerciali e Assoeventi. Nel pomeriggio il confronto con Alleanza delle Cooperative, UeCoop, Abi, Ania, Assogestioni e Federcasse. Domani il programma prevede incontri solo al pomeriggio, dato che la mattina Conte è atteso in Parlamento per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Dalle 14.30 a Villa Pamphili sono attesi Confindustria, Ance, Anfia, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi, Confimpreseitalia, Conflavoro Pmi, Confservizi, Finco (Opere dpecialistiche per le costruzioni e la manutenzione), Ucid (Unione cristiana imprenditori e Dirigenti) e Unimpresa.

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Se questi sono stati gli ospiti fino a questo momento, sul programma dei giorni successivi non ci sono indicazioni. Venerdì il premier deve partecipare, appunto, ai lavori in videoconferenza del vertice Ue ed è quindi presumibile un giorno di interruzione. Secondo le indiscrezioni, a Villa Pamphilj dovrebbero essere ancora sentiti rappresentanti del mondo dell’economia (a partire dai vertici delle imprese statali), dell’architettura (si è parlato di Renzo Piano e Massimiliano Fuksas) e della cultura. Ma il condizionale è d’obbligo, dato che il programma viene comunicato giorno per giorno. E al momento non vi è ancora neppure certezza sulla data ufficiale di chiusura degli Stati generali. Potrebbe essere lunedì. Ma, appunto, potrebbe. askanews

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