Fiumefreddo-Cancelleri, una miscela esplosiva

1 giugno 2016

di Gaetano Mineo

editoriale_defAlcuni ci malignano. Altri la temono. Un fatto è certo: la neo coppia Fiumefreddo-Cancelleri scuote la politica. Il presidente di Riscossione Sicilia e il deputato regionale Cinquestelle si sono presentati, fianco a fianco, alla stampa in occasione di un’iniziativa che consentirà alle aziende siciliane di compensare i crediti che vantano nei confronti dell’amministrazione pubblica con i loro debiti con il fisco. L’avvocato e il geometra sono due soggetti che vanno a braccio. Nel senso che non amano copioni. Per loro, l’appellativo è già stato coniato: la polvere da sparo e il fuoco (l’ordine è casuale, per carità). Come dire, una miscela esplosiva. Fiumefreddo, l’avvocato, com’è noto anche ai non addetti ai lavori, non è amato dai politici, soprattutto da molti parlamentari di Sala d’Ercole (Crocetta compreso) che una bella mattina si sono ritrovati i loro nomi sulle pagine dei giornali perché morosi con il fisco siciliano. Di Cancelleri, il geometra, tutto si può dire, tranne di essere un politico “allineato”. E’ sempre stato un nisseno fuori dal coro. In sostanza, la nuova coppia fa discutere. E almeno per due motivi. Primo. A nessuno spiace avere all’Ars un buon interlocutore. Secondo. Fiumefreddo da tempo coltiva un suo movimento d’opinione, anche attraverso i social. I giovani ne sono la linfa primaria. C’è chi considera l’avvocato un crocettiano, c’è chi, invece – noi compresi – riteniamo che Fiumefreddo sia un uomo che politicamente ha vissuto tutte le stagioni grazie ai tanti incarichi istituzionali e di prestigio avuti in modo particolare nella sua Catania. E che sia un capopopolo, è difficile smentire. Come d’altronde lo è anche Cancelleri. Da qui le fibrillazioni: avranno in cantiere un progetto politico? Se a ciò aggiungiamo che l’avvocato è a capo della riscossione delle cartelle esattoriali di tutti i siciliani, la coppia si fa sempre più interessante e appetibile. Fiumefreddo di flirt con i grillini non ne vuol sentire parlare: “Sono stato nominato dal governo ma Riscossione Sicilia è di tutti i cittadini”. “Cittadini”, parola tanto amata dai grillini. Cancelleri, dal canto suo, parla di aver avviato grazie all’iniziativa in questione un rapporto “con la società (Riscossione Sicilia, ndr) e non con il presidente”. A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.

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