Un’ondata di maltempo con forte vento, piogge e nevicate e’ arrivata sull’Italia, con un ribasso delle temperature che si allineano sulle medie invernali dopo un gennaio mite. Neve a Bologna e su molte zone dell’Emilia Romagna, piogge e rovesci nel basso Veneto, sulle pianure friulane, raffiche di bora a Trieste, dove un camion si e’ ribaltato. Disagi per il vento a Palermo, con diversi voli dirottati su Catania, mentre in Campania sono stati sospesi di tutti i collegamenti marittimi di linea da Napoli e da Sorrento a causa del maltempo nel Golfo di Napoli. A Trieste un furgone si e’ ribaltato in Piazza dell’Unita’ a causa delle forti raffiche di bora e tre persone sono rimaste ferite in modo lieve. Bologna si e’ svegliata con la neve e per le strade sono state sparse 100 tonnellate di sale. Oltre 30 i centimetri di neve caduti sull’Appennino modenese, con un’allerta per valanghe di livello “giallo”, cioe’ “marcato”. Il centro-sud e’ stato spazzato da venti di libeccio e scirocco. Nelle campagne di Roccastrada, in provincia di Grosseto, si e’ scoperchiato un capannone agricolo. In Molise la Protezione civile regionale ha diramato, per gran parte della giornata di oggi, l’allerta ‘arancione’. In Campania, Capri e’ rimasta isolata per lo stop ad aliscafi e traghetti, pochissimi i collegamenti con Ischia e Procida. A Palermo disagi a causa del forte vento che ha causato danni in citto’, con oltre 60 interventi dei vigili del fuoco, e diversi voli dirottati dall’aeroporto di Punta Raisi a Catania.
L’arrivo improvviso del maltempo rischia di provocare danni alle coltivazioni dopo un gennaio bollente che ha fatto registrare temperature massime superiori di 3,3 gradi le medie storiche, con la fioritura anticipata delle piante da frutto. La Coldiretti ha spiegato che i mandorli sono gia’ in fiore e le gemme di albicocchi e peschi in fase di apertura sono particolarmente sensibili al maltempo. “L’andamento schizofrenico dell’inizio dell’anno conferma i cambiamenti climatici in atto dopo un 2017 che – sottolinea la Coldiretti – si e’ classificato in Italia come il sesto piu’ caldo della storia con una temperatura superiore di 1,16 gradi rispetto la media di riferimento sulla base dei dati Isac Cnr. Pioggia e neve giungono dopo un anno che e’ stato il piu’ secco dal 1800, con la caduta del 31% di acqua in meno della media che ha provocato la piu’ grave siccita’ da 217 anni. Si sta verificando un’accelerazione dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando in Italia con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccita’”.