Una foto con un boss e scoppia la polemica. Nel mirino del Pd il deputato M5s Di Maio

Una foto con un boss e scoppia la polemica. Nel mirino del Pd il deputato M5s Di Maio
7 novembre 2016

Una foto con un boss e scoppia la polemica. A finire nel mirino e’ Luigi Di Maio (foto), deputato M5S e vicepresidente della Camera, che e’ stato attaccato dal Pd perche’ e’ stato immortalato dai flash al fianco di, e’ l’accusa, “Salvatore Vassallo (foto), fratello del pentito del clan dei Casalesi Gaetano e a sua volta sotto processo per disastro ambientale nella Terra di fuochi”. Foto pubblicata dal quotidiano ‘Il Mattino’ e che fa riferimento ad una cena che si e’ tenuta ad inizio novembre nel casertano. Il diretto interessato aveva subito replicato di non sapere chi fosse e di aver fatto mille fotografie quella sera. Ma il Pd ne approfitta per attaccarlo frontalmente dopo essere stato oggetto, in passato, di campagne basate proprio su questo, la vicinanza ad esponenti mafiosi o della camorra.

Come avvenne con la famosa foto in cui l’attuale ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, era stato immortalato mentre sedeva allo stesso tavolo con Salvatore Buzzi – secondo la procura di Roma capo di di mafia Capitale – oltre che ad altri esponenti politici e anche del clan di Casamonica. Ma in ambienti del Movimento 5 Stelle si sottolinea che le due situazioni sarebbero del tutto diverse: mentre da un lato Poletti si sarebbe intrattenuto a cena con quelle persone, Di Maio invece no e – questo il ragionamento in casa M5S – si sarebbe limitato solo ad accettare di essere fotografato insieme ad un uomo di cui, a quanto viene detto, non conosceva nemmeno il nome. I democratici per lo piu’ sono contro Di Maio anche se spicca la posizione del deputato napoletano dem, Leonardo Impegno, che sminuisce ed esprime su twitter la sua solidarieta’ al deputato M5S: “Di Maio foto con fratello del boss? Puo’ capitare a chiunque, esprimo mia solidarieta’. Rapporti civili tra avversari anche in politica. #NoOdio”.

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Il deputato Pd, Federico Gelli, attacca: “Luigi Di Maio in bella posa, nel dopo cena di una iniziativa referendaria, al fianco del fratello di un camorrista del clan dei Casalesi. Pensate quali commenti avremmo ascoltato se fosse successo ad un esponente del Pd o proviamo a ricordare cosa abbiamo letto in passato nel blog di Grillo per episodi simili. Invece, va in scena il silenzio assoluto dei vertici M5s e dell’house organ Fatto Quotidiano. Cosa dicono oggi i Sibilia, i Di Battista, i Travaglio, sempre pronti a condannare anche per molto meno di una foto imbarazzante? Cosa dicono i militanti del movimento che vedono i loro leader ammiccare a Roma ai Tredicine e a Napoli agli avvelenatori della Terra dei fuochi?”. Mentre, per la senatrice dem Valeria Cardinali “rimane purtroppo l’evidente e reiterata inadeguatezza di Di Maio che ha affermato di essere all’oscuro di tutto. O non aveva capito neanche questa volta?”. Caustico il senatore Pd Stefano Esposito: “Luigi Di Maio, a Roma con i Tredicine, a casa tua con chi ha avvelenato la terra dei fuochi. Mail e fotografie non fanno per te” twitta sarcastico. Ironizza Maria Spilabotte, vicepresidente della commissione Lavoro del Senato: “Di Maio chiede confronti al Pd sul referendum, ma poi si ‘confronta’ con personaggi equivoci, tipo il fratello del boss Gaetano Vassallo, abbracciato nel corso di una cena, di cui da’ conto oggi ‘Il Mattino’. Complimenti per la scelta e anche per la coerenza”.

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Molti altri senatori Pd commentano su twitter: “Di Maio – scrive Stefano Vaccari, capogruppo dem in commissione Ambiente – dice che non sapeva chi fosse. Noi dovremmo chiedere la fedina penale, loro possono cadere dal pero? Onesta’ a Cinque stelle”. Salvatore Tomaselli, capogruppo dem in commissione Industria, rincara: “Ecco chi sostiene il fronte del NO. Non sapeva chi fosse? Ok, dopo gli Spada a Roma, M5S ha sempre piu’ sostenitori di dubbia fama”. E Francesca Puglisi, della segreteria nazionale sottolinea: “Di Maio non sapeva chi fosse? La dice comunque lunga sull’onesta’ del M5s”. “Di Maio – conclude Mauro Del Barba – chiede il confronto, intanto si confronta con persone ben poco credibili”. Ma nel Pd si registrano anche sfumature diverse. La senatrice Camilla Fabbri osserva che “come capita a tutti i politici, a tutti quanti i politici, a quelle persone cioe’ che svolgono attivita’ politica, puo’ accadere che una persona di dubbia fama possa finire in una foto assieme a lui. Ai marziani naturalmente certe cose non accadono, ma i marziani si sa che non esistono”. Duro invece l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, (Azione Nazionale) che su Facebook e Twitter attacca: “Di Maio e il fratello del boss. Non sapeva chi fosse… Capita. Ma quando e’ successo a me, il M5S ha sparato a zero”.

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