I 74 anni di Gianni Morandi, fenomeno social senza tempo

I 74 anni di Gianni Morandi, fenomeno social senza tempo
Gianni Morandi
11 dicembre 2018

Una giovinezza che sembra non sfiorire mai. Gianni Morandi compie oggi 74 anni ma per l’ugola di Monghidoro il tempo sembra essersi fermato a quando cantava “Andavo a cento all’ora” oppure “Fatti mandare dalla mamma”, oppure ancora “In ginocchio da te”. Figlio di un ciabattino vendeva noccioline e caramelle, tanto per arrotondare le entrate e cantava durante gli intervalli dei film. La maestra cercò di fargli cambiare idea sul canto. Nulla di più sbagliato. Il ragazzo tutto “casa-chiesa e mamma” passa da un successo all’altro.

Dopo l’oblio dei ’70, Morandi risorge negli anni ’80 con alcune apparizioni a Sanremo (vi partecipa nel 1980 e poi nel 1983 con buoni risultati), nel 1987 con Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri riceve una nuova consacrazione. Il trio sfonda con “Si può dare di più”. La sua rinascita si compie interamente negli anni ’90, forse complici gli anni del riflusso, con nuovi dischi di successo insieme ad altri grandi artisti e specie grazie ai coinvolgenti tour studiati per essere il più possibile vicino alla gente e infine le collaborazioni con i giovani autori come Rovazzi. Manco a dirlo un successo.

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La terza vita di Gianni Morandi è tutta social. Con più di 2 milioni e mezzo di fan e una pagina Facebook popolata da simpatiche fotografie (“ho più fan di Fedez, incredibile” ride di se stesso) che raccontano il quotidiano, Gianni Morandi è divenuto in breve tempo un eroe del web e non a caso il suo compleanno diventa un trend topic di twitter. Oltre 50 anni di carriera, 50 milioni di dischi venduti e ora quasi 400mila fan sulla pagina Instagram. Il segreto del successo? “Sta in tre parole: autenticità, ironia, quotidianità. All`inizio davo informazioni sui tour, gli album in uscita, ma non avevano grande seguito. Poi ho iniziato a raccontare quello che faccio tutti i giorni: quando vado nell`orto, pelo le patate, cucino e vado a correre. Da allora, i like hanno continuato a crescere”.

Ma la passione per il racconto quotidiano nasce però da lontano. “Sin da giovane tengo un diario ú ha spiegato al Corriere della sera ú in cui scrivo quello che mi succede durante il giorno. Avere Facebook, in qualche modo, è simile. Ho la quinta elementare, ma mio padre mi ha sempre spinto a scrivere e leggere a voce alta. Mi chiedeva di scrivere nei quaderni e nelle vecchie agende cosa mi era piaciuto di un testo. Dagli anni 70 il diario ha un pensiero ogni giorno”. Ieri un diario, oggi un social.

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