Giornata contro la pena di morte (che vige ancora in 20 Paesi)

Giornata contro la pena di morte (che vige ancora in 20 Paesi)
10 ottobre 2020

Oggi, 10 ottobre, è la Giornata contro la pena di Morte, occasione per ricordare che ci sono ancora 20 Paesi in cui la pena capitale è regolarmente praticata. In Europa l’unico Stato dove ancora vige la condanna a morte é la Bielorussia, mentre in Russia c’è una moratoria dal 1996 e l’appartenenza al Consiglio d’Europa vieta in modo assoluto la pena di morte, che pur resta nel codice russo. Come come sintetizza oggi un grafico dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), il record di esecuzioni, pur non ufficiale, è attribuibile alla Cina con più di 1000 condanne a morte eseguite secondo le stime per il 2019. In Pakistan l’anno scorso sono state eseguite 632 condanne a morte, in Egitto 435, in India 102, in Bangladesh 2020, nello Zambia 101. L’Asia e l’Africa rimangono i continenti dove più frequentemente vengono eseguite condanne alla pena capitale.

“In occasione della Giornata mondiale ed europea contro la pena di morte, l’Unione europea e il Consiglio d’Europa ribadiscono la loro opposizione alla pena capitale in ogni circostanza e ne chiedono l’abolizione universale”. Così, in una nota congiunta, l’alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, e il segretario generale del Consiglio d’Europa, Jeppe Tranholm-Mikkelsen, in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte che ricorre oggi. “Accogliamo con soddisfazione il fatto che il ricorso alla pena di morte continui a diminuire, il che conferma la tendenza generale verso l’abolizione universale. Nel 2019, per il secondo anno consecutivo, nel mondo sono state eseguite esecuzioni solo in 20 paesi. Si tratta di un minimo storico, ciò nondimeno si tratta comunque di 20 paesi di troppo – prosegue la nota – Cogliamo quindi questa occasione per invitare tutti i membri delle Nazioni Unite a sostenere la risoluzione relativa a una moratoria sul ricorso alla pena di morte nel corso della 75ª sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà nel dicembre 2020”.

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“La Coalizione mondiale contro la pena di morte ha dedicato quest’anno al diritto alla rappresentanza legale effettiva. La violazione di questo diritto fondamentale colpisce in modo sproporzionato le persone più vulnerabili della società, che non hanno i mezzi per permettersi avvocati esperti o che possono non avere familiarità con il sistema giuridico. È essenziale che i sistemi giudiziari forniscano le risorse per preparare una difesa effettiva, compresi, se necessario, efficaci servizi di traduzione e interpretazione”, concludono. Ricordiamo che il 26 settembre 2007, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa decise di indire una ”Giornata europea contro la pena di morte”, che da allora si tiene ogni anno il 10 ottobre. Il Consiglio d’Europa ha infatti svolto un ruolo decisivo nel processo che ha trasformato l’ Europa in uno spazio libero dalla pena di morte sin dal 1997. Tale giornata costituisce un contributo europeo alla Giornata mondiale contro la pena di morte che si celebra ogni anno lo stesso giorno.

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