Giro di vite in Florida su armi, la potente lobby fa ricorso

Giro di vite in Florida su armi, la potente lobby fa ricorso
10 marzo 2018

E’ scontro sul giro di vite sulla vendita di armi in Florida: il governatore, Rick Scott, ha firmato la legge che impone una stretta nello Stato americano teatro a febbraio della strage nel liceo Parkland, in cui morirono 17 persone. E subito e’ arrivato il ricorso contro il provvedimento della National Rifle Association (Nra), la potente lobby delle armi che ha invocato la difesa del diritto costituzionale a portare le armi. La legge della Florida innalza il limite di eta’ per il possesso di armi da 18 a 21 anni, impone 3 giorni di attesa per i controlli quando si acquistano armi e mette al bando i ‘bumb stock’, dispositivi che consentono di trasformare fucili in mitra. La legge prevede anche la possibilita’ di armare insegnanti nelle scuole, su base volontaria, nell’ambito di un programma finanziato con 67 milioni di dollari. La National Rifle Association (Nra), la potente lobby delle armi, ha impugnato la legge della Florida, anche nel timore che il suo esempio possa essere seguito da altri Stati. “Questa legge punisce chi rispetta la legge a causa di azioni portate avanti da gente folle”, ha dichiarato Chris Cox, responsabile degli Affari Legali della Nra.

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Nel ricorso si sostiene che la riforma rappresenta una violazione del II e del XIV emendamento della Costituzione americana, rispettivamente sul diritto a possedere armi e sul diritto a proteggersi. In particolare discriminerebbe le donne tra i 18 e i 21 anni che, viene sottolineato, “rappresentano un rischio molto remoto per quanto riguarda una sparatoria in una scuola o i crimini violenti in genere”. “La cosa piu’ difficile che ho fatto da governatore e’ stata cercare di trovare le parole per consolare i genitori che hanno perso i loro figli” in quella strage, ha detto il governatore Scott, secondo il quale la nuova legge rappresenta un punto di equilibrio tra i diritti individuali e la necessita’ di sicurezza pubblica e rappresenta un “esempio per tutto il Paese”. Scott, che prima dell’annuncio ha incontrato i parenti delle vittime a Tallahassee, ha espresso riserve sulla possibilita’ di armare gli insegnanti, ma ha detto che la decisione finale spetta ai funzionari locali. “Continuo a pensare che gli agenti delle forze dell’ordine dovrebbero essere quelli che proteggono le nostre scuole”, ha detto. “Ho sentito tutti gli argomenti sulla possibilita’ di armare i docenti e sono ancora persuaso. Sono contento, tuttavia, che il piano non sia obbligatorio, il che significa che e’ tutto demandato ai funzionari locali”.

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