Guerra Trump-Twitter: “Rigate dritto”. “Seguiranno grandi azioni!”

Guerra Trump-Twitter: “Rigate dritto”. “Seguiranno grandi azioni!”
Donald Trump
27 maggio 2020

“I repubblicani credono che le piattaforme di social media mettano a tacere completamente le voci conservatrici. Regoleremo duramente, o le chiuderemo, prima ancora di permettere che queste cose succedano. Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, fallendo, nel 2016. Non possiamo lasciare che una versione più sofisticata di tutto questo accada ancora. Come non possiamo che prenda piede nel nostro Paese, su larga scala, il voto per corrispondenza. Significherebbe autorizzare tutti a barare, falsificare e rubare voti. Vincerebbe chi sarebbe più capace di barare. Allo stesso modo, i social media. Rigate dritto, ora!”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è tornato ad attaccare su Twitter i social media, dopo che Twitter ha segnalato come fuorvianti, per la prima volta, due suoi tweet sul voto per corrispondenza.

Immediata la replica del social. “Twitter ha dimostrato ora che tutto quello che diciamo su di loro è corretto. Seguiranno grandi azioni!”. Così, sullo stesso social media, il presidente statunitense Donald Trump continua a minacciare Twitter, che ieri ha segnalato due suoi tweet sul voto per corrispondenza, invitando i lettori a controllare i fatti. Da ieri sera, quindi, Trump ha iniziato la sua campagna contro Twitter (sempre usando Twitter): “Twitter sta ora interferendo nelle elezioni presidenziali del 2020. Stanno dicendo che la mia dichiarazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e alla frode, non è corretta, basandosi sul fact-checking delle Fake news Cnn e del Washington Post. Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola e io, come presidente, non permetterò che accada!”.

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Stamani, un altro attacco: “I repubblicani credono che le piattaforme di social media mettano a tacere completamente le voci conservatrici. Regoleremo duramente, o le chiuderemo, prima ancora di permettere che queste cose succedano. Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, fallendo, nel 2016. Non possiamo lasciare che una versione più sofisticata di tutto questo accada ancora. Come non possiamo permettere che prenda piede nel nostro Paese, su larga scala, il voto per corrispondenza. Significherebbe autorizzare tutti a barare, falsificare e rubare voti. Vincerebbe chi sarebbe più capace di barare. Allo stesso modo, i social media. Rigate dritto, ora!”.

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