I parenti di Vittorio Casamonica: “Chiediamo scusa solo al Papa”

I parenti di Vittorio Casamonica: “Chiediamo scusa solo al Papa”
21 agosto 2015

unnamed“Il funerale che abbiamo fatto a Vittorio Casamonica è perché lui è stato un grande per noi. Al massimo possiamo chiedere scusa al Papa, al Vaticano, solo per aver messo una canzone che non andava bene”. Intervistato su Internet, un nipote dell’esponente del clan sepolto ieri difende le esequie-show. “Su altre cose – continua – non chiediamo scusa a nessuno perché mio zio non era un mafioso come lo volete descrivere voi. Il clan Casamonica? Non esiste. Gli striscioni? Li ho fatti io, personalmente, se scrivo hai conquistato Roma, conquisterai anche il paradiso è perché in paradiso ci vanno le persone buone”.

Messaggio ad Alfano Luciano Casamonica poi si rivolge direttamente al ministro dell’Interno: “Se io faccio un matrimonio e prendo la Rolls Royce non è che c’è la mafia. Noi Casamonica abbiamo sempre fatto le feste alla grande, da quando siamo qui a Roma. Signor Alfano non siamo mafiosi, non siamo persone cattive” afferma il nipote di Vittorio. “Quando se ne va qualcuno soltanto Dio giudica, non la politica” aggiunge Luciano Casamonica. “Mafia? È tutta un’altra cosa – continua – Vittorio era una bravissima persona. Noi sapevamo che doveva morire e abbiamo fatto di tutto per accontentarlo: gli piacevano tanto le feste non volevamo fare una cosa di pianto. È usanza, sono anni che quando muore uno dei nostri vecchi si usano le carrozze e i cavalli”.

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I parenti: “Ci hanno offesi” “La carrozza, le basi musicali non erano segnali mafiosi sono una nostra usanza, una nostra cultura, per l’elicottero abbiamo messo un pò per uno per fargli un regalo e nessuno ce l’ha vietato. Non è stata suonata solo la musica del padrino ma anche Paradise e musiche di Frank Sinatra perché lui amava la musica e le aveva chieste prima di morire. La mafia con noi non ci azzecca proprio niente. Noi non siamo mafiosi, Vittorio Casamonica non è mai stato condannato per mafia. Se ha fatto qualche errore l’ha pagato, tra noi c’è il bravo e c’è il cattivo come dappertutto. Sui social network tutti ad attaccare Vittorio Casamonica, ad attaccare noi, a offenderci, non è una cosa bella”. Lo dice in Tv uno dei nipoti di Vittorio Casamonica di cui ieri sono stati celebrati i funerali nella chiesa di Don Bosco, nel quartiere romano di Cinecittà. “Vittorio Casamonica quando è stato implicato con la banda della Magliana non è mai stato giudicato davanti a una Corte – aggiunge l’altro nipote – I Casamonica non hanno mai ammazzato nessuno, non hanno mai stuprato nessuno. Se c’è lo spaccio e se c’è l’usura come c’è in mezzo a noi c’è in mezzo a voi”.

Lo sfogo del clan su Facebook Serpeggia sul social network di Mark Zuckerberg la rabbia del clan. I Casamonica non hanno gradito lo scandalo suscitato dal funerale da “padrino” del patriarca Vittorio, e soprattutto i più giovani si lasciano andare allo sfogo: “Razzisti! – attacca Consi Casamonica, uno dei tanti nipoti – parlate, solo quello sapete fa oltre che parla’ leccate er c…”. Gli dà ragione un cugino, Marco Casamonica, sempre con linguaggio colorito: “Ste m…, che ve possa pia na trombosi a tutti”. Chiosa ancora Consi: “Falli parla solo quello je rimasto alla gente”. Altri membri del folto clan postano i link dei numerosi articoli sul funerale di ieri a Roma, oltre a video del defunto boss: “Il numero uno di Roma in assoluto zio Vittorio” scrive Guerino Casamonica. E un altro nipote, Fabio Russo: “I funerali sfarzosi o no con banda elicotteri manifesti non sono cazzi vostri! La politica che vi ha portato alla fame quella dovete condannare!”. Lapidario Antonio Masiello Casamonica, sempre con un italiano approssimativo: “L’invidia e l’ignoranza è la rovina dell’umanità. Disgustato”.

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