L’Italia è molto al di sotto della media Ue-27 per tasso d’uso di Internet e a distanza notevole dai principali Paesi europei. Siamo al terz’ultimo posto per la percentuale di utilizzatori, al quarto per la percentuale di non utilizzatori e al ventunesimo posto per tasso di accesso a Internet da casa. Sono i dati sconfortanti che emergono dalla ricerca “Internet@Italia 2013”, realizzata da Istat e Fondazione Ugo Bordoni e presentata stamane a Roma. Secondo la ricerca, sono ben 23,3 mln gli italiani di 6 anni e più che non utilizzano la rete, circa il 40% della popolazione, prevalentemente concentrate nella classe di età di 65 anni e oltre, anche se l’analisi riferita alle famiglie dipinge un quadro un po meno cupo: le persone che vivono in nuclei in cui nessuno dei componenti usa Internet sarebbero infatti circa la metà, cioè 12,3 mln.
L’età è la variabile che segna il solco più profondo fra utenti e non utenti di Internet. Poi, all’interno di ciascuna classe di età, risultano rilevanti in primo luogo il titolo di studio, seguito per importanza dalla condizione professionale e dal territorio di residenza. La ricerca segnala poi che negli ultimi anni si è accentuata la distanza fra le regioni del Centro Nord e quelle del Sud riguardo ai tassi di utilizzo. Fra il 2005 e il 2013, l’Italia ha ridotto il gap (che resta comunque assai significativo) con i paesi a maggiore diffusione di Internet, ma occorre considerare che questi sono giunti ormai quasi a saturazione. Il divario si è invece ampliato – avverte lo studio – con gli altri paesi e, in qualche caso, l’Italia è stata addirittura scavalcata.
