Il centrodestra diserterà l’Antimafia se Morra resta Presidente

Il centrodestra diserterà l’Antimafia se Morra resta Presidente
NicolaMorra
22 novembre 2020

Il centrodestra diserterà la sedute della Commissione Antimafia per protesta contro le mancate dimissioni di Nicola Morra dalla sua presidenza. Non si fermano le polemiche attorno al parlamentare pentastellato che aveva contestato a Iole Santelli, prima di morire e da candidata alla presidenza della Regione Calabria, avrebbe dovuto prendere atto delle sue condizioni di “malata oncologica grave”. “Un Paese che mantiene alla Presidenza della Commissione Antimafia un personaggio come Morra, che usa un linguaggio razzista e violento – ha dichiarato la capogruppo Fi Mariastella Gelmini- è un Paese che ha deciso di combattere la guerra alla mafia… e di perderla. Forza Italia, per protesta, non parteciperà alle prossime riunioni di questa Commissione parlamentare. Morra si dimetta subito”.

“La Lega non parteciperà ai prossimi lavori in commissione Antimafia e ai suoi comitati” rincarano i parlamentari del Carroccio componenti della commissione: Gianluca Cantalamessa, Pasquale Pepe, Lina Lunesu, Enrico Montani, Francesco Urraro, Erik Pretto, Luca Paolini, Andrea Dara e Gianni Tonelli in una lettera inviata allo stesso Morra e ai presidenti del Senato, Maria Alberta Casellati e della Camera, Roberto Fico. “Le dichiarazioni su Jole Santelli – scrivono i leghisti – hanno mancato di rispetto non solo all’ex presidente, ma con lei a tutti i malati di cancro, ledendo l’intelligenza, oltre che la dignità, dei calabresi”. Gli esponenti della Lega sottolineano che Morra “ha esasperato la triste vicenda dividendo, in maniera del tutto inaccettabile, gli italiani in due categorie: chi la pensa come lui, e quindi sarebbe inevitabilmente contro la mafia e quanti, avendo un’idea diversa, sarebbero pertanto a favore della mafia. Il contesto si aggrava in considerazione del ruolo rivestito dal senatore Morra, quasi come se millantasse e paventasse informazioni riservate, e in di lui possesso, capaci di indurlo a dichiarazioni così offensive e inaccettabili”.

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Anche “Fratelli d’Italia ha deciso che non parteciperà più ad alcuna riunione della Commissione parlamentare antimafia per protestare contro le mancate dimissioni del presidente Morra – dichiarano i componenti della Commissione parlamentare antimafia del partito della Meloni Antonio Iannone, Wanda Ferro e Luca Ciriani -. Riteniamo che le sue vergognose e inqualificabili dichiarazioni verso la compianta Jole Santelli e verso tutti i cittadini calabresi non possano essere derubricate a boutade o fraintendimento. Per questa ragione torniamo a chiedere le immediate dimissioni di Morra e, fino a quando non ci saranno, FdI rimarrà fuori dalla Commissione”.

Persino il vignettista Vauro Senesi contesta “le affermazioni di Morra, volgari e violente. Perché la volgarità sta nel linguaggio, ma anche nel contesto in cui viene usato”. Il vignettista rivela all’Adnkronos che “i politici si arrogano il diritto del politicamente scorretto che dovrebbe invece appartenere alla satira. Ne fanno un monopolio, stravolgendo l’importanza pedagogica che la politica dovrebbe avere”. “Là dove nella politica non dovrebbe esserci il politicamente scorretto – prosegue il vignettista – nella satira invece è uno degli ingredienti essenziali perché si portano al grottesco, al paradosso modi di pensare e per contrappasso si evidenzia la loro ridicolezza. Ma quando quegli stessi ingredienti – conclude – si trasferiscono in un contesto diverso, del potere politico e mediatico, il significato che ne emerge è stravolto in negativo, perché lì non c’è gioco, ma potere”.

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