Il Pd avverte: basta trattative separate centrodestra-governo

Il Pd avverte: basta trattative separate centrodestra-governo
Matteo Salvini e Enrico Letta
15 aprile 2022

Enrico Letta assicura che il Pd non dà “ultimatum”, però certo l’offensiva di Lega e Fi sul fisco non è piaciuta affatto e i suoi uomini mandano un messaggio chiaro: “Sono inaccettabili trattative separate tra il centrodestra e il governo”. Lo dice Antonio Misiani, lo ripete Gian Mario Fragomeli, lo conferma Enrico Borghi che chiarisce: “Noi modifiche a scatola chiuse decise dalla Lega non le votiamo”.

Certo, precisa Borghi, il Pd non intende giocare all’escalation dentro la maggioranza, “noi intendiamo tutelare Draghi”. E Letta, appunto, garantisce: “Il nostro atteggiamento è diverso da quello del centrodestra, noi non diamo ultimatum perché ci fidiamo di Draghi”. Tutti, al Nazareno, sono convinti che la levata di scudi di Lega e Fi sia solo uno show da leggere in chiave campagna elettorale, una scenata per evitare di lasciare a Giorgia Meloni il tema delle tasse alla viglia delle amministrative. Ciò non toglie che ai democratici non piaccia affatto l’idea di svolgere il ruolo di unici fedeli `soldatini’ del governo, mentre gli altri – chi sulla guerra, chi sulle tasse – cercano di conquistare voti. Misiani è netto su questo: “Non possiamo accettare, lo dico con forza, che per assecondare queste spinte propagandistiche si metta in atto un negoziato separato tra il governo e il centrodestra per concordare modifiche della legge-delega senza il resto della maggioranza. È un percorso che non siamo assolutamente disposti ad accettare”.

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Ecco allora che Letta elenca le sue priorità: “Il punto centrale per noi sono i salari: i salari e oggi sono in difficoltà, aiutare i salari è fondamentale. La lotta per abbassare il cuneo fiscale vuol dire aiutare i salari e anche le imprese”. Serve, però, un cambio di metodo, anche le cose decise al tavolo sul fisco tra Draghi e il centrodestra vanno condivise collegialmente, come spiega Borghi: “Il nostro è un alt al centrodestra, non può esserci un metodo per cui in Parlamento smonti tutto. Se lo facciamo anche noi cosa succede? E’ un alt alla destra che non può pensare di strumentalizzare il presidente del Consiglio”. Letta si assume il compito di stemperare, parla di “teatrino” messo su dalla Lega e si dice certo che sono operazioni che “lasciano il tempo che trovano” perché “confido nell’intelligenza degli italiani”. Ma, certo, nel partito monta anche, parecchio, l’insofferenza per gli alleati di governo che sono sempre più di lotta.

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