Ilaria D’Amico truffata da ex commercialista. La conduttrice: E’ stato un incubo”

Ilaria D’Amico truffata da ex commercialista. La conduttrice: E’ stato un incubo”
12 luglio 2016

“È stato un incubo, questa persona ha amministrato i conti senza alcuna professionalità, altro che commercialista”. Così ha detto Ilaria D’Amico nel corso della sua testimonianza nel processo in cui è imputato l’ex commercialista Davide Censi, proprio per una presunta truffa messa in atto dall’uomo e che è valsa tempo fa anche un problema di evasione fiscale per la nota conduttrice e volto tv. “E’ il fatto che mi fa più male, l’essere accostata sui giornali ad evasori fiscali ha leso la mia immagine”. Più avanti la D’Amico ha spiegato, sempre rispondendo alle domande del giudice: “Censi era più di un commercialista per me e la mia famiglia, era una specie di tata che seguiva la mia contabilità da oltre 15 anni e verso di lui riponevo una fiducia totale”. In aula la giornalista ha ricordato anche l’accusa per evasione fiscale che le è stata dovuta alla attività di Censi. Adesso per quella ipotesi è stata chiesta l’archiviazione, ma fa ancora male ricordare. “Oltre al l’enorme danno economico – ha chiarito la D’Amico – ho avuto un danno di immagine enorme per esser finita sui giornali come persona che aveva evaso le tasse. Proprio io che non ho mai voluto frodare nessuno”.

E poi: “Il denaro mio e della mia famiglia veniva preso dal mio commercialista attraverso consulenze delle quali io non ero a conoscenza”. “Sono stata contenta che la guardia di finanza mi abbia fatto visita. Sono contenta dei controlli perché mi hanno fatto capire quanto succedeva”. L’attività della Gdf risale al giugno del 2013. “Pensavamo che Davide avesse un cattivo carattere ma ci volesse bene e ci fidavamo di lui – ha ricordato – io ero poco a Roma e mia madre, che è mio procuratore da tanti anni e curava per me i rapporti con lui, in più occasioni ha firmato documenti in bianco che poi lui assicurava di completare. In realtà il mio denaro veniva sottratto senza essere utilizzato per il fisco”. “Tra l’altro abbiamo scoperto una serie di errori, dimenticanze e sciatterie, con spese detraibili messe lì alla rinfusa”. Insomma “tutti errori stupidi di amministrazione contabile per i quali sto pagando oggi cifre mostruose”. La compagna del portiere della Juventus e della Nazionale Gianluigi Buffon accompagnata dal suo legale, l’avvocato Carlo Longari, ha lasciato il tribunale salutando i molti ammiratori. La madre dovrà testimoniare a gennaio. Censi è accusato dalla giornalista di averla truffata per 1milione e 193mila euro.

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“Io non avevo comunque sospetti e fino alle 7 e 30 del 17 giugno 2013 quando arrivò la Finanza per dirmi che era sospetto il mio pagamento al fisco. Ho dato nell’immediato il numero del commercialista ai militari senza avere alcun sospetto”. La D’Amico ha poi spiegato: “L’atteggiamento del mio commercialista dopo aver appreso da me la situazione era preoccupato, alterato, diceva frasi del tipo ‘se non vi fidate di me’. Davide Censi frequentava me e la mia famiglia anche al di là del lavoro, infatti fece firmare una lista di documenti a mia madre, oltre alla truffa ai miei danni devo annotare anche un pignoramento, proprio perché faceva il suo lavoro in modo ‘sciatto'”. La D’Amico ha anche aggiunto: “Abbiamo trovato con la Guardia Di Finanza un decimo della documentazione che aspettavamo, ci siamo ritrovati a chiedere alle mie banche ed è lì che si è scoperto che non ho mai scaricato nessuna spesa, neanche i treni o gli aerei che io per lavoro utilizzavo sempre”. “Guardia di Finanza e Studio Leone Bifulco che insieme hanno ricostruito i miei movimenti economici. Io davo 500 euro al mese per la consulenza al commercialista ed altri 600 li dava mia madre”.

 

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