Coronavirus esplode anche in Italia, 17 casi tra Lombardia e Veneto. Ma un 78enne non ce l’ha fatta

21 febbraio 2020

E’ morto in Ospedale a Schiavonia intorno alle 22,45 uno dei due uomini colpiti dal nuovo Coronavirus in Veneto, Monselice. Era il più anziano tra i due, e aveva 78 anni. Era un muratore in pensione, con precedenti patologie per cui era ricoverato da una decina di giorni. L’altra persona contagiata ha 67 anni, entrambi di Vò Euganeo, nella zona dei Colli. Pare che i due anziani frequentavano lo stesso bar e un altro luogo pubblico della zona. I tamponi del test sono stati inviati all’Istituto Spallanzani di Roma per avere un ulteriore riscontro.

Salgono a 16 i contagiati individuati al momento tra Lombardia e Veneto in meno di 24 ore, ma centinaia di persone che hanno avuto contatti diretti con loro sono in attesa di conoscere i risultati dei test e più di 50mila cittadini in provincia di Lodi sono, di fatto, in quarantena a casa loro. In dettaglio, ai sei casi ufficiali della mattina, ora ne sono sono stati individuati altri 8 positivi, di cui 5 operatori sanitari e 3 pazienti. Che si aggiungono al 38enne di Codogno, nato a Castiglione d’Adda, (in provincia di Lodi) e ricoverato da mercoledì sera a Codogno in terapia intensiva, a sua moglie, incinta all’ottavo mese, e a un amico, entrambi ricoverati in isolamento al Sacco di Milano assieme al medico di base che per primo aveva curato il 38enne.

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Abbiamo preparato “un piano che ha chiaramente delle immediate scelte, che riguardano il territorio che è stato circoscritto, perché l’obiettivo essenziale è quello di circoscrivere quest’area, trattenerlo in una specifica area geografica”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. “Rispetto ai tamponi di queste ore abbiamo evidenze negative ma dall’altro abbiamo individuato 8 positività di cui 5 operatori sanitari e 3 pazienti all’ospedale di Codogno” ha invece aggiunto l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera, annunciando che “stiamo preparando un’ordinanza che vieta ogni attività di aggregazione in 10 comuni del Lodigiano”. Per una settimana le persone resteranno in casa. Fra i comuni interessati Codogno, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Somaglia, Castiglione d’Adda, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini.

In tarda serata s’è svolta un’altra riunione del Comitato operativo della Protezione civile a cui ha partecipato anche il premier Giuseppe Conte reduce dal cvertice di Bruxelles. “Abbiamo adottato tutte le misure di massimo livello precauzionale, quindi francamente non è questo il momento per sollevare perplessità”, ha dichiarato Conte, secondo cui “serve costante monitoraggio”, non escludendo la possibilità di rivedere le misure prese “per renderle più efficaci”. “Siamo disponibili ad odottare ulteriori misure ove necessario, misure per isolare e mettere in quarantena tutte le persone venute in contatto” con i casi certificati di coronavirus, ha concluso il premier. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha confermato la morte nell’ospedale Schiavonia di Monselice dell’anziano contagiato da coronavirus, il primo decesso in Italia. Lo ha detto Speranza a conclusione del Comitato operativo della Protezione civile. “Durante la riunione il Presidente Zaia ci ha comunicato questa informazione”, ha aggiunto il ministro della Salute.

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IL VIROLOGO

“I casi confermati in Italia aumentano. Nessun allarme, ma è necessario agire subito in modo drastico”. Lo afferma il virologo Roberto Burioni sul suo sito Medical Facts commentando i casi di nuovo coronavirus in Italia. “Quattordici casi in Lombardia, due casi in Veneto. È accaduto quello che era prevedibile e che è successo in altri Paesi. Con un afflusso costante di persone dalla Cina, dove l`epidemia di coronavirus ha numeri ben diversi da quelli ufficiali, era inevitabile che avvenisse – osserva – . Non c`è motivo di panico. Sono solo quattordici casi e un Paese come l`Italia può reagire prontamente e contenerli. Ma basta esitazioni, polemiche e divisioni”. Cosa fare immediatamente: “Primo, bisogna individuare e isolare tutte le persone entrate in contatto con questi malati. Meglio isolarne venti di più, che venti di meno. Parliamo di due settimane d`isolamento, non di dieci anni di carcere duro. Un piccolo sacrificio, che sono sicuro questi cittadini sapranno fare per il bene pubblico.
Secondo, bisogna evitare che altre persone infette arrivino in Italia a diffondere il virus. Per questo, isolamento di tutte le persone che arrivano dalla Cina”.

“Fa benissimo il nostro Ministro della Salute, Roberto Speranza, a essere estremamente rigoroso – osserva lo scienziato -: non è segno di allarmismo, ma grande responsabilità nel volere garantire in un momento particolarmente difficile il diritto alla salute ai cittadini italiani, quel diritto che è enunciato nella nostra Costituzione. Non è il momento delle polemiche, non è il momento della paura. La salute non è di destra e non è di sinistra ed è una pessima idea utilizzarla a fini elettorali. Spero che i cittadini saranno spietati nelle urne contro chi sarà così spregiudicato da farlo. Nel frattempo, niente paura, ma basta faciloneria. Quello che c`è da fare è chiarissimo, facciamolo e basta”.

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ASSOLOMBARDA

“Siamo disponibili fin da subito a collaborare con le Istituzioni per trovare delle soluzioni che possano sostenere le imprese e i lavoratori in questa situazione di crisi”. Lo ha dichiarato Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, a proposito dell’impatto del Coronavirus. “Saremo dunque impegnati a identificare le modalità più adeguate che vedano tutte le parti lavorare insieme per il sostegno del reddito dei lavoratori coinvolti”, ha aggiunto.

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