In Lombardia centrodestra conferma Fontana, Cottarelli in bilico

In Lombardia centrodestra conferma Fontana, Cottarelli in bilico
Attilio Fontana
8 novembre 2022

Oltre ad avere sparigliato le carte la candidatura di Letizia Moratti per il terzo polo in Lombardia ha imposto una brusca accelerazione al posizionamento delle coalizioni sulla linea di partenza delle regionali del 2023. Lo dimostra il fatto che, dopo mesi di attesa, nel centrodestra si dia ormai come confermata la ricandidatura di Attilio Fontana. “Sarà lui il candidato del centrodestra”, ha detto la capogruppo di Forza Italia in Senato e coordinatrice lombarda, Licia Ronzulli, poco dopo l’ennesima conferma del leader della Lega, Matteo Salvini. Manca ancora all’appello l’investitura di Fdi, ma l’assenza è motivata da una questione di metodo più che di merito. La coordinatrice regionale del partito di Giorgia Meloni, Daniela Santanchè, ha infatti chiesto che il via libera ufficiale alla corsa di Fontana per il bis esca da una riunione dei massimi rappresentanti lombardi dei partiti della coalizione e da Fdi fanno notare che “è il minimo che si poteva chiedere, bisogna fare le cose come si deve”.

Si voterà tra il 5 febbraio e il 7 maggio

Nel frattempo Fontana cerca di offrire un profilo rassicurante e di abbassare i toni: “Il fatto che ci siano altri candidati fa parte della democrazia, non farò altro che confrontarmi con loro, non credo ci sia bisogno di fare polemiche”, ha detto a proposito della candidatura della sua ex vice. D’altra parte si voterà in una data compresa tra il 5 febbraio e il 7 maggio e, nel primo caso, mancherebbero meno di 90 giorni alle urne. Un arco di tempo molto limitato per qualunque candidato del centrosinistra che dovesse colmare un divario di riconoscibilità rispetto a Moratti e Fontana. Per questo nel Pd si cerca di trovare rapidamente una sintesi dopo che ieri l’assemblea regionale dei dem ha escluso una acrobatica convergenza su Moratti. La candidatura dell’ex ministro dell’Istruzione del governo Berlusconi, ha osservato il sindaco di Milano Beppe Sala, “non è una buona notizia”, ma “apre la partita” dopo 28 anni di governo regionale del centrodestra.

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I dem pensano alle primarie di coalizione

Perché sia davvero un’opportunità, osservano nel Pd, serve però che nelle opposizioni si evitino diktat e fughe in avanti. “Se si vuole far vincere il centrosinistra in Lombardia si azzeri la situazione, bisogna andare tutti oltre la logica dell’autosufficienza, andando da soli non si fa altro che far vincere la destra di Fontana”, ha detto il senatore lombardo del Pd Alessandro Alfieri, rivolgendo una appello in extremis al terzo polo, a proposito dell’ipotesi che il centrosinistra candidi l’economista e senatore dem Carlo Cottarelli, chiuso in silenzio stampa. Una candidatura che per Sala è però oggi “molto difficile”. La “strada principale” dei dem resta quella delle “primarie di coalizione” che “superino le divisioni del 25 settembre”, ma se nelle “prossime ore” non si arriverà a una improbabile convergenza l’eventuale accordo alternativo alle primarie sarà comunque sottoposto al voto dell’assemblea regionale dem.

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