Incidenti di caccia, in un mese 5 morti e 9 feriti

Incidenti di caccia, in un mese 5 morti e 9 feriti
9 ottobre 2017

La notizia del cacciatore ucciso accidentalmente in provincia di Cosenza da un collega, riporta nuovamente l`attenzione sul gran numero di incidenti che costellano ogni anno la stagione venatoria. L`Abruzzo quest`anno, “con una scelta di civiltà, ha impedito, unica regione italiana, la caccia nel mese di settembre. Non è ancora sufficiente – rileva il Wwf in una nota – perché non sono state poste ulteriori limitazioni, in particolare in un periodo siccitoso come quello che stiamo vivendo e dopo un`estate tormentata dagli incendi, e soprattutto perché sono state comunque autorizzate battute di caccia al cinghiale mascherandole come caccia di selezione in periodi e luoghi non adatti a questo tipo di attività. Ma è comunque almeno qualcosa”.

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Alla luce di quanto accaduto durante quel mese, il Wwf dà dunque atto al presidente D`Alfonso, all`assessore Pepe, alla Giunta e al Consiglio regionale “di aver fatto la scelta giusta, anche e soprattutto per la pubblica incolumità”. Secondo i dati raccolti dall`Associazione vittime della caccia (AVC), relativi appunto ai disastri provocati dai fucili in tutto il resto d`Italia nel mese di settembre, sono state infatti 14 le persone colpite dai proiettili, 5 delle quali morte, mentre tra i feriti c`è anche una bambina, raggiunta da un proiettile nel giardino di casa. Scendendo nel dettaglio, in meno di un mese (la stagione è iniziata il 17 settembre ma ci sono state preaperture in diverse regioni) l`AVC segnala tra i cacciatori 5 morti e 7 feriti, cui vanno aggiunti 2 feriti non cacciatori, colpiti accidentalmente.

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