INPS dice sì: “10.000 euro per gli italiani”: approvata la riforma straordinaria, ma il tempo è poco I Serve solo la carta d’identità
Inps (Flaei) IlFogliettone
Importanti novità per alcune categorie di persone che potranno beneficiare di un importante aiuto economico.
L’Italia sta affrontando un periodo di significative sfide economiche, caratterizzato da dinamiche complesse che impattano sul potere d’acquisto dei cittadini. Questa situazione ha spinto i governi a implementare diverse misure di sostegno note come bonus, per alleggerire il carico finanziario su famiglie e individui.
Tra i bonus più rilevanti destinati alle persone fisiche, troviamo l’Assegno Unico e Universale per i figli, un supporto economico mensile destinato alle famiglie con figli a carico, dalla nascita fino ai 21 anni, o senza limiti di età in caso di disabilità. Questo assegno mira a sostenere le spese familiari legate alla crescita e all’educazione dei figli.
Un altro intervento significativo è il Bonus Bollette, pensato per aiutare le famiglie con un ISEE basso a far fronte ai costi di gas ed elettricità, sempre più incisivi sui bilanci domestici. Questo bonus viene applicato automaticamente per chi rientra nei parametri di reddito, fornendo un sollievo diretto sulle utenze.
L’Assegno di Inclusione, introdotto più recentemente, rappresenta una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e lavorativa per i nuclei familiari che versano in condizioni di disagio economico e sociale, con la presenza di minori. Questo beneficio è condizionato alla partecipazione a un programma personalizzato di attivazione lavorativa.
Pro e contro dei bonus
I bonus offrono un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, incrementando il potere d’acquisto e stimolando i consumi, il che può dare una spinta all’economia. Essi permettono di sostenere settori specifici, creando occupazione e promuovendo investimenti. Inoltre, possono contribuire a ridurre le disuguaglianze sociali, garantendo un accesso più equo a servizi e beni essenziali.
Tuttavia, i bonus presentano anche delle criticità. Il loro costo incide sul bilancio dello Stato, aumentando il debito pubblico. Possono distorcere il mercato, creando dipendenza dagli incentivi e disincentivando la ricerca di soluzioni strutturali. A volte, la complessità burocratica ne rende difficile l’accesso a chi ne avrebbe diritto.
Ben 10.000 euro l’anno per alcuni italiani
Gli over 80 non autosufficienti con un ISEE fino a 6.000 euro possono accedere a un contributo economico mensile fino a 850 euro dall’INPS per le spese di assistenza. Questo aiuto può raggiungere i 10.200 euro annuali e, presentando la documentazione necessaria, può anche essere riconosciuto con effetto retroattivo.
Un sostegno significativo per chi si trova in una situazione di particolare fragilità. Per accedere a questo beneficio, è fondamentale dimostrare il requisito anagrafico tramite la carta d’identità e la grave non autosufficienza, che deve essere già riconosciuta da un’indennità di accompagnamento o accertabile dall’INPS. L’Istituto verifica la condizione tramite le sue strutture territoriali.