Iraq, militari contro Isis alla riconquista di Mosul. 350mila bambini intrappolati in città

Iraq, militari contro Isis alla riconquista di Mosul. 350mila bambini intrappolati in città
19 febbraio 2017

L’Iraq ha rilanciato l’offensiva militare per riconquistare la parte occidentale di Mosul, dopo che quella orientale e’ stata liberata dall’Isis nel grande assalto cominciato il 17 ottobre. “Le nostre forze hanno iniziato a liberare i cittadini dal terrore di Daesh – ha detto il premier iracheno Haider al-Abadi -. Annunciamo l’inizio di una nuova fase delle operazioni. Stiamo arrivando, provincia di Nineveh, a liberare il lato occidentale di Mosul”. Secondo le previsioni, la nuova fase dovrebbe cominciare con i militari e le forze di sicurezza che punterano dritto verso l’aeroporto, uno dei confini meridionali. E mentre l’Iraq lancia una offensiva per riconquistare anche il lato occidentale di Mosul, ancora nelle mani dell’Isis, spuntano video che mostrano uomini che indossano l’uniforme delle forze di sicurezza pestare e uccidere civili inermi per le strade della citta’. Lo rivela il Guardian, riprendendo le scene violente postate su pagine di social network vicine alle forze irachene che ricordano i filmati propagandistici diffusi dall’Isis e che hanno indignato le Nazioni Unite e le organizzazioni di tutela dei diritti umani.

VIDEO SANGUINOSI In uno dei video piu’ sanguinosi, si vede un uomo dietro la telecamera che chiede a un gruppo di uomini con le uniformi della polizia di picchiare quattro civili. Si sente poi una voce che dice “ben fatto, avete fatto un gran lavoro”, prima che gli aggressori spingano i quattro a terra, uccidendone tre con delle mitragliatrici. Un’altra immagine sembra mostrare uomini in uniformi della polizia con in mano delle fruste, mentre altri video diffusi du Facebook mostrano giovani picchiati o costretti a imitare gli animali. Gli abusi sui prigionieri hanno spesso macchiato l’operato delle forze di sicurezza irachene, come della polizia federale e dell’esercito regolare, dell’antiterrorismo e delle milizie delle Forze di mobilitazione popolare. L’ufficio del premier iracheno Haider al-Abadi ha avviato una indagine, anche se secondo il quotidiano britannico c’e’ il sospetto che i video non siano autentici.

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BAMBINI SOTTO ASSEDIO Intanto, le Nazioni Unite sono impegnate in una corsa contro il tempo per realizzare altri rifugi prima della prevista ondata di sfollati da Mosul, dove le forze irachene hanno lanciato un’offensiva per riconquistare la parte ovest della città. “Stiamo lottando contro il tempo per preparare siti di emergenza a sud di Mosul e ricevere famiglie sfollate”, ha dichiarato il coordinatore umanitario dell’Onu in Iraq, Lise Grande. La situazione umanitaria è già tesa. Noi pensiamo di arrivare a oltre sei milioni di persone in Iraq bisognose di aiuto (…) Noi non abbiamo tutti i fondi di cui abbiamo bisogno (…)”, ha proseguito. Le forze irachene hanno lanciato l’offensiva per riprendere l’ovest di Mosul a scapito dei jihadisti dello Stato Islamico dopo aver ripreso il controllo della parte orientale a gennaio. Finora, circa 200mila civili sono fuggiti da Mosul e dintorni, secondo l’Onu. Una cifra meno consistente di quella che iniziamente temevano le organizzazioni umane, ma la previsione è che questa battaglia per l’ovest possa provocare un esodo di massa di popolazione. Temono inoltre il rischio fame per circa 750mila abitanti. E non solo. Circa 350mila bambini sono sotto assedio nella parte ovest di Mosul, fa sapere l’ong britannica Save the Children, che ha chiesto alle forze irachene e ai loro alleati di “fare di tutto per proteggerli”. “Salvacondotti messi in sicurezza per i civili devono essere predisposti il più rapidamente possibile”, ha insistito Maurizio Crivallero, direttore per l’Iraq dell’ong.

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