Gantz sfida Netanyahu. Generale avanti nei sondaggi, ma premier favorito per coalizioni

Gantz sfida Netanyahu. Generale avanti nei sondaggi, ma premier favorito per coalizioni
Benny Gantz e Benjamin Netanyahu
5 aprile 2019

Gli israeliani saranno chiamati alle urne martedì per eleggere la nuova Knesset, formata da 120 membri, e dare un verdetto sulla sorte politica di Benjamin Netanyahu. Il primo ministro, che insegue un quinto mandato con la spada di Damocle delle accuse di corruzione, affronta la principale sfida da diversi anni a questa parte. La principale questione della campagna elettorale è il coinvolgimento di Netanyahu in tre casi di corruzione, che hanno dato slancio al nuovo partito Blu e Bianco guidato dall’ex capo dell’esercito Benny Gantz e dall’ex ministro delle Finanze, Yair Lapid.

Un’elezione che mette di fronte due persone con qualificatissime credenziali di sicurezza l’una contro l’altra, mettendo un po in secondo piano la questione-difesa dello stato ebraico rispetto alle precedenti campagne elettorali. Un quinto mandato renderebbe Netanyahu il premier più longevo di sempre in Israele. I partiti piccoli potrebbero rivelarsi artefici delle nomine o orientare le alleanze se non riuscissero a raggiungere la soglia del 3,25 per cento. Tra loro ci sono: – Zehut, guidato da un religioso ultranazionalista ebreo la cui popolarità è aumentata da quando ha chiesto la legalizzazione della marijuana; – Kulanu, un partito focalizzato sull’economia guidato dal ministro delle Finanze Moshe Kahlon, che ha fatto campagna sul costo della vita che resta molto alto; – Yisrael Beitenu, guidato dall’ex ministro degli Esteri e della Difesa Avigdor Liberman, la cui popolarità è in flessione per gli scandali di corruzione in cui sono rimasti invischiati altri leader del partito. Il suo collegio elettorale di lingua russa è sempre più integrato nella società israeliana.

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Gli ultimi sondaggi autorizzati prima delle elezioni politiche di martedì in Israele danno testa a testa le liste di Benyamin Netanyahu e del suo principale avversario Benny Gantz, ma indicano in vantaggio il primo ministro uscente per formare il prossimo governo. La maggior parte dei sondaggi accreditano più seggi alla lista centrista del generale Gantz che a quella del Likud, il partito di destra di Benyamin Netanyahu. Ma le proiezioni sui risultati degli altri partiti, che potrebbero allearsi con il Likud, indicano che Netanyahu avrebbe più chance di formare una coalizione di governo rispetto a Benny Gantz. Diversi fattori di incertezza suggeriscono comunque prudenza agli analisti, a iniziare dal partito degli indecisi che sciolgono i propri dubbi solo a poche ore dal voto e dalla molteplicità delle liste. Molte delle liste prese in considerazione in quello che potrebbe essere il blocco di destra guidato da Netanyahu potrebbero effettivamente non entrare in parlamento, non riuscendo a superare la soglia del 3,25 per cento dei voti.

Cinque sondaggi attribuiscono tra i 28 e i 32 seggi alla lista ‘Blu e bianco’ del generale Gantz, e 26 o 27 al Likud, a eccezione di un sondaggio che ne assegna 31 al partito del primo ministro uscente. Nel sistema israeliano, gli elettori eleggono i loro deputati, ma il capolista non è necessariamente la persona alla quale il presidente affida l’incarico di formare una coalizione di governo. Oggi è l’ultimo giorno in cui in Israele possono essere pubblicati sondaggi.

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