Juve campione d’inverno, Toro e Viola faticano

12 gennaio 2020

Per la 31ma volta nella sua storia la Juventus e’ campione d’inverno, un buon viatico in vista del traguardo del 24 maggio, visto che essere primi a meta’ campionato non e’ garanzia di vittoria finale, ma certo i precedenti dicono che chi comincia davanti il girone di ritorno ha buone possibilita’ di conquistare lo scudetto: dall’introduzione dei tre punti (1995-1996) solo 7 volte su 25 non e’ accaduto. I bianconeri ci riescono sbancando l’Olimpico di Roma e battendo 2-1 una Roma distratta per un tempo e anche sfortunata (brutto infortunio a Zaniolo uscito in lacrime e in barella alla mezz’ora). Si decide tutto nel giro di appena 7 minuti (al 3′ e al 10′) con Demiral e Ronaldo che indirizzano subito il match e anche la classifica di meta’ campionato. Non basta ai giallorossi la reazione nella ripresa che porta solo al gol del 2-1 su rigore di Perotti, a un oalo con Dzeko e addirittura a 13 corner a 2. La squadra di Sarri replica solo in parte la bella prova di inizio anno contro il Cagliari e impiega poco per sorprendere una Roma distratta ogni oltre lecito: prima Kolarov si fa bruciare da Demiral (che uscira’ poco dopo per infortunio) poi e’ il turno di Veretout perdere una palla velenosa davanti all’area: inevitabile il fallo su Dybala e il rigore che CR7 non sbaglia.

A complicare una gia’ situazione difficile in casa giallorossa ecco al 30′ anche il brutto infortunio a Zaniolo che tolgono alla Roma l’unico giocatore che sembrava in serata. Per la ritrovata Juve post-Supercoppa i numeri dicono due vittorie e sei gol fatti, anche se la prestazione dell’Olimpico non e’ esente da qualche qualche pecca con un secondo tempo sotto tono anche per merito dei giallorossi. Il girone d’andata va in archivio anche col sorriso stiracchiato del Torino che raddoppia il successo dell’Olimpico regolando un volenteroso Bologna. Di grande importanza anche la vittoria della Fiorentina dopo nove partite: la Spal meriterebbe il pari, ma il gol finale di Pezzella permette a Iachini di tornare a lavorare con piu’ calma. Dilaga la Samp di Ranieri con una doppietta di Quagliarella: Brescia in vantaggio e poi schiantato 5-1. I liguri lasciano per ora la zona salvezza, come l’Udinese che strapazza un Sassuolo in crisi. Nel pomeriggio successo sofferto del Toro su un Bologna ben messo in campo. I granata passano presto con Berenguer, hanno qualche possibilita’ ma Verdi e’ sfortunato perche’ una sua conclusione colpisce il palo (poi si innervosisce e non gradisce al sostituzione). Gradatamente pero’ il Bologna prende campo, Orsolini crea grattacapi sulla destra, la difesa granata ha qualche imprecisione ma Palacio non ne approfitta e si divora un paio di gol. E per Il Toro sono tre punti preziosi.

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Boccata d’ossigeno per la Fiorentina, ma quanta sofferenza per battere il fanalino di coda Spal. I viola spingono, Chiesa spreca un’opportunita’ ma le occasioni migliori le crea la Spal: prima un palo poi un cucchiaio di Valoti che finisce di poco fuori. E il calcio non perdona lo spreco: su azione in mischia alla fine Pezzella di testa trova un successo di grande importanza. E’ il primo successo di Iachini, la prima vittoria dopo il 30 ottobre. La situazione e’ ancora difficile, ma la zona salvezza si allontana. L’Udinese sembra rinata nell’ultimo mese. Dopo Cagliari e Lecce arriva la terza vittoria di fila, che la proietta in una zona di sufficiente tranquillita’, a spese di un Sassuolo in crisi neri. E’ il terzo ko di fila e la panchina di De Zerbi comincia ad essere meno stabile. Apre le marcature l’esperto Okaka, poi il Sassuolo attacca a lungo senza pericolosita’, e alla fine Sama e una perla di De Paul trasformano il successo in un trionfo. All’inferno e ritorno il tragitto della Samp che parte ad handicap in casa col Brescia che passa con Chancellor. Ma Ranieri e’ riuscito a dare un’identita’ alla squadra che non si disunisce e con calma recupera per poi dilagare. Prima Linetty e poi Jankto e infine il ritrovato Quagliarella che trova, dopo un digiuno a Marassi di otto mesi, il gol sul rigore che lo sblocca. Il Brescia va in confusione e i doriani segnano ancora con Caprari e Quagliarella. L’effetto Ranieri comincia a farsi sentire.

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