La prossima settimana attese mosse tassi da Fed, Boj e Boe

La prossima settimana attese mosse tassi da Fed, Boj e Boe
17 settembre 2022

I fari dei mercati restano puntati sulle banche centrali e su ulteriori rialzi dei tassi di interesse contro l`elevata inflazione. La prossima settimana l`attenzione sarà focalizzata sulle decisioni del direttorio della Federal Reserve americana, il Fomc che si concluderà mercoledì 21 settembre.

Con ogni probabilità con un nuovo consistente aumento al costo del danaro, visto che i dati definitivi dell`inflazione di agosto (8,3%) si sono rivelati superiori al previsto, nonostante i cali registrati su alcune voci. Intanto anche la Bce mantiene la guardia alta. Vari esponenti dell`istituzione in questi giorni hanno ripetutamente avvertito che si prevede di alzare i tassi diverse altre volte, l`ultimo è stato oggi il capo economista Philip Lane, prima di raggiungere il livello che si ritiene abbia un effetto neutrale. A quel punto la Bce dovrà decidere se spingersi anche a livelli restrittivi. E di quanto.

La prossima settimana diversi appuntamenti riguardano l`istituzione monetaria, ma quello che con ogni probabilità sarà seguito con maggiore attenzione sarà l`intervento della presidente Christine Lagarde, nella serata di martedì a un`associazione di industriali della Germania. Mercoledì, poi, la Fed oltre alle decisioni di politica monetaria pubblicherà anche le sue previsioni aggiornate su crescita economica e inflazione. Giovedì toccherà prima alla banca del Giappone, poi alla Banca d`Inghilterra deliberare sui tassi di interesse, dato che l`appuntamento previsto per la scorsa settimana è stato fatto slittare in ossequio alla scomparsa della sovrana Elisabetta II.

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Nel caso della Banca centrale Gb diversi analisti prevedono un aumento da 50 punti base, mentre per la Federal Reserve non sono escluse mosse più energiche. Sempre giovedì la Bce pubblicherà il suo bollettino economico. Venerdì infine verranno pubblicati i risultati delle indagini sull`attività delle imprese nell`eurozona (gli indici Pmi) che forniranno una istantanea sulla congiuntura economica, mentre continuano i timori di rallentamento, se non caduta in recessione, in particolare per il prossimo anno.

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