L’appello dei vescovi a Conte: riaprire ai fedeli le messe della domenica

L’appello dei vescovi a Conte: riaprire ai fedeli le messe della domenica
24 aprile 2020

I vescovi chiedono di riaprire ai fedeli le messe domenicali e riprendere a celebrare tutti i riti, dai funerali ai battesimi. E’ lo stesso cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, e arcivescovo di Perugia, che in una lettera alla comunità diocesana “nel tempo del Coronavirus”, pubblicata sul sito dell’Arcidiocesi, chiede “in coscienza a tutte le istituzioni che la Chiesa riprenda a celebrare tutti i riti e i sacramenti coni fedeli “naturalmente seguendo quelle misure necessarie a garantire la sicurezza in presenza di più persone nei luoghi pubblici”.

Cardinale Gualtiero Bassetti

“La situazione che il mondo sta vivendo – scrive il cardinale nella lettera- mette duramente alla prova ogni essere umano e quindi, in quanto anch`essa realtà umana, la comunità cristiana. La Chiesa cattolica, in particolare, si trova a dover affrontare una situazione inedita. Forse potremmo esser capaci di saper dire come si affronta una situazione di persecuzione, ma questa prova collettiva, provocata da un agente patogeno del tutto imprevisto, ci lascia disorientati”. E – ricorda il presidente della Cei – “non appena ci si è accorti che anche in Italia il pericolo di contagio era più che reale, abbiamo dovuto sospendere ogni attività pubblica, inclusa la celebrazione dell`Eucarestia con la presenza dei fedeli. E questo ci ha messo subito in difficoltà, dal momento che l`Eucarestia è per tutti, sacerdoti e fedeli, fonte e culmine di tutta la vita cristiana”.

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Quindi “con generosità e inventiva e, perché no, con coraggio, ci si è dedicati a moltiplicare le occasioni di Messe in streaming, celebrazioni televisive in chiese vuote con celebranti solitari, a cominciare dallo stesso Papa Francesco”. “Ma – avverte il cardinale – ‘guardare’ la Messa non è celebrarla. Messe senza popolo, popolo senza Messa. Si è cercato di puntare sulla maturità e sulla responsabilità del popolo cristiano, sulla sua capacità di meditare e di accogliere e celebrare la parola di Dio e di pregare anche la Liturgia delle Ore. Cose che chiamano in causa, se non del tutto almeno in parte, la responsabilità dei laici e la fede nella dimensione sacerdotale propria del Battesimo”.

“Ma ora, lo dico in coscienza a tutte le istituzioni – sollecita il presidente della Cei – è arrivato il tempo di riprendere la celebrazione dell`Eucarestia domenicale e dei funerali in chiesa, oltre ai battesimi e a tutti gli altri sacramenti, naturalmente seguendo quelle misure necessarie a garantire la sicurezza in presenza di più persone nei luoghi pubblici”.

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