Latina, carabiniere uccide figlie e poi si suicida. La moglie in fin di vita, colpita da tre colpi di pistola. Le testimonianze

28 febbraio 2018

Tragedia familiare a Cisterna di Latina. Un appuntato dei carabinieri ha sparato, ferendola, alla moglie da cui si stava separando, poi ha ucciso le due figlie di 7 e 13 anni e si e’ tolto la vita dopo essersi barricato per alcune ore nell’appartamento della donna. Tutto e’ cominciato intorno alle 5, quando – al termine del turno di servizio a Velletri – Luigi Capasso, 43 anni, ha aspettato davanti al garage la donna, 39enne operaia della Findus, scesa per recarsi al lavoro: al culmine di una violenta lite, ha impugnato la pistola d’ordinanza e le ha esploso contro tre colpi raggiungendola al volto, a una spalla e all’addome. I sanitari chiamati da alcuni vicini l’hanno fatta trasportare in eliambulanza al San Camillo di Roma, dove versa tuttora in gravissime condizioni. Salito in casa, Capasso si e’ chiuso con le figlie mentre sul posto – nella zona di Collina dei Pini – arrivavano i militari dell’Arma con i comandanti provinciali di Latina e Roma, i reparti speciali di intervento e il pm Gregorio Capasso. Le trattative – affidate a un gruppo di negoziatori dei carabinieri – sono andate avanti per alcune ore, nel tentativo di convincere l’uomo a consegnarsi e a lasciare andare gli ostaggi. E’ “confuso” e “sotto choc”, ha detto a meta’ mattinata il comandante provinciale dei carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano, confessando di “temere il peggio: non abbiamo notizie delle bimbe”. Intorno alle 14,30, il tragico epilogo: una decina di minuti dopo che il dialogo con Capasso si era interrotto, i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno trovato l’uomo cadavere. Secondo la prima ricostruzione, avrebbe ucciso le bimbe sin da questa mattina, subito dopo il ferimento della mamma. La donna, Antonietta Gargiulo, è tenuta in sedazione profonda, ed e’ ricoverata all’ospedale San Camillo di Roma in prognosi riservata.

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Per i medici e’ ancora in pericolo di vita. Le sue condizioni al momento sono gravi ma stabili. Secondo quanto si e’ appreso, e’ stata raggiunta da tre colpi: alla mandibola, all’addome e alla scapola. Secondo le prime ricostruzioni Capasso, dopo aver sparato tre colpi di pistola contro la moglie e’ poi salito in casa e ha ucciso la figlia 13enne sparandole all’addome mentre era ancora nella sua cameretta. L’uomo ha poi sparato alla figlia di 7 anni colpendola alle spalle mentre dormiva nel letto della madre. Il carabiniere quando ha deciso di togliersi la vita si e’ recato nuovamente nella stanza della ex moglie e si e’ sparato. L’avvocato della donna, Maria Belli, nel corso della trasmissione ‘Mattino Cinque’ ha spiegato che c’erano già stati episodi in passato che avevano messo in allarme la sua assistita: “La signora era già stata aggredita sul luogo di lavoro, vicino la fabbrica Findus, davanti alle bambine e questa aggressione aveva portato alla separazione”. Secondo il legale “la signora aveva anche parlato con il comandante dei carabinieri, ma il marito ha sempre rifiutato gli incontri chiarificatori”. L’avvocato ha anche spiegato che le bambine erano terrorizzate dal padre”. Perché “la situazione tra la coppia era tesa e la situazione si era per così dire aggravata quando a settembre lui ha aggredito la moglie davanti alla Findus, suo luogo di lavoro, tanto che sono dovuti intervenire i colleghi di lei a sua difesa. Ed in precedenza l’aveva aggredita anche a casa davanti alle bambine. Dopo l’episodio di settembre lei ha deciso di separarsi e lui andò via da casa”. La scorsa estate – secondo alcuni conoscenti – Luigi prese a schiaffi la moglie. “Era geloso…”.

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