L’attacco di Frontex: “Picco salvataggi privati. Ong colluse con i trafficanti”. E’ scontro sui finanziamenti europei

L’attacco di Frontex: “Picco salvataggi privati. Ong colluse con i trafficanti”. E’ scontro sui finanziamenti europei
16 dicembre 2016

Le Ong che salvano i migranti nella rotta del Mediterraneo centrale dalla Libia verso l’Italia sarebbero in combutta con i trafficanti di esseri umani. La pesante accusa viene da Frontex, l’agenzia europea recentemente trasformata in corpo guardacoste e guardia di frontiera, messa nero su bianco in rapporti riservati citati dal Financial Times. ‘Medecins sans Frontier’ ha reagito chiedendo “un chiarimento immediato” da parte di Frontex, precisando di essere “in attesa di un incontro formale”. “Si tratta di accuse estremamente serie e dannose”, ha affermato Jens Pagotto, capo missione per le operazioni di ricerca e soccorso di Msf, aggiungendo: “La ragione per cui esiste un sistema economico di traffico di migranti è anche legato al fatto che l’Ue non offre nessuna alternativa legale e sicura ai rifugiati e ai migranti che cercano protezione in Europa. Affrontare questo aspetto sarebbe il miglior modo per evitare altre inutili morti in mare e per sradicare le reti di trafficanti”.

CHIAMATE RIDOTTE In un primo rapporto citato dal quotidiano britannico, Frontex invece osserva che i migranti, prima della partenza, riceverebbero dai trafficanti “chiare indicazioni per essere recuperati da imbarcazioni delle Ong”. In un altro documento, pubblicato la settimana scorsa, Frontex ha parlato del “primo caso in cui i network criminali hanno contrabbandato i migranti direttamente verso i battelli delle Ong”, aggiungendo di aver rilevato che le persone salvate dalle Ong spesso “non vogliono cooperare” per le identificazioni, con alcuni dei migranti che avrebbero riferito di “essere stati avvertiti (dalle Ong) di non cooperare con le autorità italiane o con Frontex”. Secondo FT, nel suo rapporto Frontex indica che le chiamate di emergenza (che vengono fatte dagli stessi migranti e fanno scattare l’intervento delle operazioni navali italiana ed europee) l’estate scorsa si sarebbero ridotte di due terzi rispetto ai volumi abituali e ad ottobre sarebbero crollate ad appena il 10% dei casi in coincidenza con un’impennata di salvataggi operati dalle Ong. Le cui navi agirebbero anche nelle acque territoriali libiche, utilizzando le luci di bordo come fari per i gommoni dei migranti. “Accuse gravi” che, per Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Italiana e componente dell’ufficio di presidenza della commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti, “certificano solo il fallimento dell’agenzia europea”. “Viene quasi da pensare che l’agenzia trovi fastidioso il prezioso lavoro di salvataggio che ha evitato ulteriori stragi”, ha aggiunto Palazzotto, sostenendo che “con queste accuse Frontex dimostra, ancora una volta, come la mission dell’agenzia non sia quella del salvataggio. Queste accuse dimostrano il nervosismo dell’agenzia europea che teme, per la riduzione degli interventi in mare, di vedersi ridotti i cospicui e immotivati finanziamenti e le relative ingenti retribuzioni per i propri vertici”.

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