Lettera minacce al giornalista Bellavia, Unci-Assostampa-Ordine solidali

29 maggio 2014

“Ancora minacce a un cronista valoroso e competente come Enrico Bellavia, di Repubblica. Un’altra lettera dai contenuti inequivocabili e’ stata recapitata a suo nome all’indirizzo del giornale per il quale lavora. L’Associazione siciliana della Stampa e’ naturalmente al fianco di Enrico e di tutti i colleghi che ogni giorno svolgono con scienza e coscienza il delicato compito di informare sui mezzi di informazione o attraverso i libri di inchiesta”. E’ quanto si legge in una nota dell’Assostampa Sicilia. “Sappiamo con certezza, comunque, che questi episodi non scoraggiano ne’ intimoriscono Enrico Bellavia: lui continuera’ a tenere informati i suoi lettori – aggiunge la nota – con tutta l’accuratezza e la completezza che contraddistinguono il suo modo di lavorare”.

Anche l’Unci interviene. “I cronisti esprimono solidarieta’ ad Enrico Bellavia che ha ricevuto una lettera di minacce”. Lo dicono il presidente dell’Unione nazionale cronisti italiani, Guido Columba, e il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales. “Siamo vicini al collega Enrico Bellavia di Repubblica – proseguono -, nella consapevolezza che nessuna minaccia potra’ interrompere il suo compito di informare i lettori cosi’ come ha fatto finora con i suoi articoli e i libri di inchiesta”. “Si allunga l’elenco gia’ numeroso – concludono – dei cronisti minacciati in ragione del proprio diritto-dovere di informare. E’ una lista che deve far riflettere sulle condizioni di rischio cui sono esposti quanti si occupano con serieta’, competenza e professionalita’ dei temi legati alla mafia e ai poteri occulti che hanno condizionato la vita democratica del paese”.

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Solidarietà arriva anche dall’Ordine dei giornalisti della Sicilia, attraverso una nota del presidente, Riccardo Arena. “Le nuove minacce ricevute da Enrico Bellavia non fermeranno il suo lavoro di cronista attento e scrupoloso, nell’attivita’ quotidiana come negli approfondimenti che svolge scrivendo libri d’inchiesta e di analisi sul fenomeno mafioso. Enrico sa ovviamente che, oltre ai colleghi del suo giornale, i giornalisti siciliani sono al suo fianco e lo sostengono, assieme all’Ordine, che gli esprime solidarieta’ a nome di tutti”.

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