L’Ue accelera sui vaccini, entro giugno 550 milioni di dosi

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In estate “certificato verde”. Vaccinati pienamente 27 milioni di europei

Logistica dell'esercito per i vaccini

Gli accordi europei con le case farmaceutiche produttrici dei quattro vaccini anti-Covid già approvati dall’Ema garantiscono che saranno consegnati agli Stati membri entro la fine di giugno 355 milioni di dosi di vaccini, e questo consentirà ora alla campagna di vaccinazione di “accelerare significativamente”, quando ci sono già 100 milioni di persone che hanno ricevuto almeno la prima dose e 27 milioni di persona già pienamente vaccinate. Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, riferendo i temi della discussione nella videoconferenza del Consiglio affari generali dell’Ue, durante il briefing on-line per la stampa al termine della riunione.

Nel corso di questo secondo trimestre saranno consegnati, ha detto Sefcovic, “saranno consegnati 200 milioni di dosi da Pfizer-BioNTech, 35 milioni da Moderna, 70 milioni AstraZeneca, più i 50 milioni dosi aggiuntive che Pfizer-BioNTech ha accettato di anticipare dalle consegne previste per il quarto trimestre dell’anno”. L’elenco non comprende i 55 milioni di dosi che era previsto fossero consegnate da Johnson & Jonson, e che sono rimaste per ora bloccate a causa delle indagini sui casi sospetti di trombosi rare registrati dove questo vaccino è già usato, simili a quelli segnalati per il vaccino AstraZeneca. Rispetto a questi casi, l’Ema ha oggi concluso che dovrà essere aggiunta un’avvertenza alle informazioni del prodotto di J&J riguardo al fatto questi eventi possono prodursi come “effetti collaterali molto rari del vaccino”.

Con i ministri degli Affari europei, ha detto ancora Sefcovic, “abbiamo discusso del fatto che dobbiamo continuare a concentrare i nostri sforzi nel mantenere questa accelerazione, perché la rapidità della vaccinazione è della massima importanza” in questa situazione epidemiologica “che è ancora “difficile in molti Stati membri, con restrizioni in vigore quasi ovunque”. In più, il vicepresidente della Commissione ha ribadito che, “per assicurare che l’Ue sia preparata nel medio termine” si sta negoziando “un terzo contratto con Pfizer-BioNtech per la consegna di ulteriori 1,8 miliardi di dosi nel periodo 2021-2023”, sottolineando che “un importante elemento di questo accordo sarà che la produzione finale dei vaccini e quella di tutte i loro componenti essenziali avrà luogo nella Unione europea”.

“Quando rimuoveremo tutte le restrizioni dovremmo assicurare che questo avvenga in modo sostenibile. Questa settimana l’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr) presenterà un modello on-line” per le riaperture “che sarà disponibile entro la fine del mese”, ha annunciato Sefcovic. In questo contesto, ha continuato, “sono lieto del fatto che il Consiglio Ue abbia già adottato il suo mandato negoziale per il ‘certificato verde digitale'”, che conterrà le informazioni sulla vaccinazione anti-Covid e i test eventualmente effettuati dai viaggiatori, in modo da facilitare gli spostamenti fra gli Stati membri. “E’ un passo importante per poter avere il sistema del certificato verde operativo entro la fine di giugno”. “Ora sta al Parlamento europeo adottare la sua posizione prima che i negoziati co-legislativi nel ‘trilogo’ (fra Parlamento, Consiglio e Commissione ndr) possono cominciare. Ci aspettiamo che questo avvenga la settimana prossima, e naturalmente la Commissione farà ora tutto il possibile, insieme alla presidenza di turno portoghese del Consiglio e agli eurodeputati per conseguire un buon risultato, in modo da raggiungere l’obiettivo di giugno”, ha concluso Sefcovic. askanews