L’inizio del pontificato di Leone XIV: primi incontri con i fedeli: Regina Coeli e udienze generali

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Con l’accettazione dell’elezione, il nuovo Papa è già nella pienezza dei propri poteri, ma il cammino che conduce al pieno inizio del ministero petrino è scandito da una serie di liturgie e riti solenni che, nei prossimi giorni, vedranno protagonista Robert Francis Prevost, ora Leone XIV. Sebbene il Conclave si sia concluso, l’inizio ufficiale del pontificato richiede ancora alcuni passaggi ricchi di significato, radicati nella tradizione.

I documenti

Due sono i testi fondamentali che regolano tali momenti. La Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” di San Giovanni Paolo II stabilisce che il Conclave si conclude con l’assenso del Papa eletto, momento in cui il nuovo Pontefice entra formalmente in carica. Allo stesso tempo, l’“Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi” (semplificato da Benedetto XVI nel 2013) regola i riti che accompagnano l’inaugurazione del ministero petrino.

La “Missa Pro Ecclesia”

Subito dopo l’elezione, uno dei primi atti liturgici del nuovo Papa è la celebrazione della Messa nella Cappella Sistina con i cardinali elettori. Questa celebrazione, denominata “Missa Pro Ecclesia”, rappresenta un momento di preghiera per la Chiesa universale e segna il primo messaggio pubblico del nuovo Pontefice. Leone XIV, come i suoi predecessori, potrebbe scegliere di pronunciare un’omelia semplice, seguendo l’esempio di Papa Francesco.

La messa di inizio pontificato

La celebrazione più attesa è senza dubbio la Messa di inizio del Pontificato, prevista per domenica 18 maggio. Storicamente nota come “intronizzazione”, questa liturgia si svolge in Piazza San Pietro e vede la partecipazione di autorità religiose, politiche e civili di tutto il mondo. Durante la Messa, i Cardinali presenti rendono obbedienza al nuovo Papa, che riceve il pallio e l’anello del pescatore, simboli del suo ministero episcopale e petrino.

  • Il pallio, simbolo del “Buon Pastore”, viene imposto dal cardinale protodiacono. È intessuto con la lana di agnelli e reca cinque croci rosse, richiamando Cristo che porta sulle spalle la pecorella smarrita.
  • L’anello del pescatore, consegnato dal cardinale decano, reca l’immagine di San Pietro pescatore e rappresenta il sigillo del Pontefice, a testimonianza della sua missione di confermare i fratelli nella fede.

Le tombe dei predecessori

Un momento di particolare intensità spirituale è la tradizionale visita alle tombe di San Pietro e dei Papi predecessori. Leone XIV dovrebbe sostare in preghiera presso la Confessione di San Pietro e il suo Sepolcro nella Basilica Vaticana. Inoltre, si prevede che il nuovo Pontefice renda omaggio alla tomba di Papa Francesco, seguendo una prassi che, pur non obbligatoria, è carica di significato.

La Cattedra Lateranense

Un altro rito fondamentale è la presa di possesso della Cattedra di San Giovanni in Laterano, la cattedrale del Vescovo di Roma e “Madre di tutte le Chiese”. Questo evento, che si svolgerà entro un tempo ragionevole dall’inizio del pontificato, sancisce simbolicamente il legame del Papa con la sua diocesi.

I primi appuntamenti con i fedeli e il Giubileo 2025

Non mancheranno i primi incontri con i fedeli. Domenica 11 maggio, Leone XIV guiderà per la prima volta il Regina Coeli in Piazza San Pietro, mentre la prima Udienza Generale potrebbe tenersi mercoledì 21 maggio. Il nuovo Pontificato si intreccia con gli eventi del Giubileo 2025, già in corso. Sebbene improbabile la partecipazione del Papa agli appuntamenti imminenti, come il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare (10-11 maggio), è più verosimile che prenda parte al Giubileo delle Famiglie, dei Bambini e degli Anziani, previsto dal 30 maggio al 1 giugno.

L’avvio del Pontificato di Leone XIV si prospetta come un momento di grande intensità spirituale e simbolica, in cui fede, tradizione e rinnovamento si intrecciano. Il nuovo Papa, immerso nei riti solenni e nei primi incontri con i fedeli, è chiamato a confermare la Chiesa nella sua missione universale, guidandola con saggezza e umiltà nel cuore del Terzo Millennio.