M5S, Conte naviga a vista: il caos delle regole rischia di affossare il progetto politico

Giuseppe Conte
Non sono bastate circa cinque ore di riunione nel Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle per esaurire il confronto sulle nuove regole interne. Fra le 16 e le 17 si è deciso di aggiornare i lavori per consentire ai parlamentari che fanno parte dell`organismo dirigente di tornare ai loro compiti istituzionali. La discussione potrebbe riprendere in serata, nella mattinata di domani oppure essere ulteriormente rinviata.
Giuseppe Conte ha impiegato diversi mesi per elaborare la sua proposta di nuova redazione di quella parte di norme statutarie e del codice etico la cui modifica non era automatica, in base alle votazioni “aperte” degli iscritti a conclusione del “processo costituente” chiuso nel dicembre 2024. Il leader si è confrontato a lungo con il Comitato di garanzia (tre i membri: l`ex presidente della Camera Roberto Fico, l`ex parlamentare Laura Bottici, l`ex sindaca di Roma Virginia Raggi) difendendo l`impianto delle sue proposte, in particolare sul tema “etico” del limite alle candidature.
Già abrogato dagli iscritti il vecchio “muro” dei due mandati nelle istituzioni, l`ex premier ha proceduto mantenendo fede alla sua pubblica promessa di mettere un freno a qualsiasi deriva di “carrierismo politico” (niente terzo mandato per tutti) e tenendo per sé, in prima istanza, e per gli organismi dirigenti e gli iscritti in seconda battuta, un ampio potere di derogare ai limiti normativi interni. Per ora, quindi, il via libera al terzo mandato dovrebbe riguardare la possibilità, per chi ad esempio ha già fatto due legislature in Parlamento, di ricandidarsi come sindaco o presidente di Regione.
Caso, quest`ultimo, che riguarda a breve la molto attesa possibilità che il centrosinistra candidi proprio Fico alla guida della Regione Campania. Più di una fonte 5 stelle precisa che la discussione odierna in Consiglio nazionale è stata lunga non a causa di conflitti politici ma per la complessità della materia, il numero delle norme da esaminare e anche per l`ampia partecipazione dei presenti al dibattito.
Da segnalare, tuttavia, che non si tratta dell`atto conclusivo. Qualche mese fa negli ambienti vicini a Conte si dava per scontato che una volta concluso lo scambio di bozze e di osservazioni con il Comitato di garanzia, le nuove regole interne sarebbero state sottoposte al voto on line della comunità stellata senza ulteriori passaggi negli organismi dirigenti.
Invece ora non solo si è scelto di passare per il Consiglio nazionale (e di recente era stata convocata e poi sconvocata in extremis una assemblea congiunta dei gruppi parlamentari dedicata allo stesso tema) ma viene ipotizzata dalle stesse fonti di Campo Marzio una ulteriore fase di consultazione. Il Consiglio nazionale non voterà ma Conte potrebbe decidere di “recepire” le osservazioni del Cn e rimetterle a una nuova valutazione del Comitato di garanzia.