Macron: errore storico di Putin, ma Russia non va umiliata

Macron: errore storico di Putin, ma Russia non va umiliata
Emmanuel Macron
4 giugno 2022

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha ribadito oggi che la Russia non va “umiliata”, nonostante gli errori compiuti da Vladimir Putin, in modo da poter trovare una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina, una volta che i combattimenti si saranno fermati. Per l’inquilino dell’Eliseo il suo omologo russo ha commesso un “errore storico e fondamentale” invadendo l’Ucraina e ora si trova “isolato”. Secondo Macron, in particolare, Putin ha “commesso un errore storico e fondamentale per il suo popolo, per se stesso e per la storia”. “Penso che si sia isolato. Isolarsi è una cosa, ma riuscire ad uscirne è un percorso difficile”, ha aggiunto. La Russia non dovrebbe essere “umiliata… in modo che il giorno in cui i combattimenti cesseranno possiamo aprire una via d’uscita con mezzi diplomatici”, ha insistito Macron, aggiungendo di essere “convinto che il ruolo della Francia sia quello di una potenza di mediazione”. Macron ha parlato regolarmente con Putin da quando il presidente russo ha ordinato alle sue truppe di entrare in Ucraina. La Francia ha sostenuto l’Ucraina militarmente e finanziariamente ma, a differenza di altri leader dell’Ue, Macron non si è ancora recato in Ucraina per mostrare il suo sostegno.

Immediate le prime reazioni. A partire proprio dell’Ucraina. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha criticato infatti con forza Macron, rilanciando che “gli appelli per evitare l’umiliazione della Russia possono solo umiliare la Francia e ogni altro paese che lo richiede. Perché è la Russia che si umilia. Concentriamoci tutti meglio su come mettere la Russia al suo posto. Questo porterà pace e salverà vite”. Intanto dal fronte bellico tre persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite dopo che le forze russe hanno aperto il fuoco oggi in aree residenziali di Mykolaiv. Due persone sono morte sul posto, una è deceduta mentre era diretta in ospedale. A proposito dei quattro feriti, secondo il sindaco Oleksandr Sienkevych, “i medici stanno combattendo per le loro vite”. Mentre il ministero ucraino del Reinserimento dei territori temporaneamente occupati, fa sapere che Ucraina e Russia hanno effettuato uno scambio dei corpi dei soldati caduti sul campo, “nella formula 160 per 160”. “Il 2 giugno, nella regione di Zaporizhizhia, la parte ucraina e gli occupanti russi si sono scambiati i corpi dei soldati caduti secondo la formula 160 per 160”, ha riferito il ministero.

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Oggi, frattanto, è tornato a parlare Vladimir Putin. La Russia non è preoccupata dall’invio di nuove armi americane all’Ucraina perché “le schiaccia come noci” ha detto il presidente russo, sottolineando che “decine di unità sono state distrutte”. “I nostri sistemi di difesa aerea stanno schiacciando come noci” le armi americane, “dozzine di queste sono state distrutte”, ha aggiunto Putin, commentando le nuove consegne di armi statunitensi a Kiev, che includono i sistemi a lungo raggio HIMARS. Infine, Il presidente russo ha aperto all’uso dei porti occupati per consentire l’export del grano e accusa l’Occidente per la crisi alimentare: “La situazione peggiorerà perché inglesi e americani sanzionano i nostri fertilizzanti”.

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