Marra Scarpellini e Muraro pronti a sfilare davanti ai pm. Raggi rischia su nomina Romeo

Marra Scarpellini e Muraro pronti a sfilare davanti ai pm. Raggi rischia su nomina Romeo
18 dicembre 2016

Il fronte politico è rovente ma quello giudiziario non è da meno. E quella che sta per arrivare sarà per il Campidoglio una settimana con un fuoco di fila di appuntamenti giudiziari che potrebbero far saltare l’equilibrio precarissimo su cui poggia ormai la giunta Raggi. E potrebbero inguaiare definitivamente il sindaco che sull’inchiesta delle nomine, in primis quella di Salvatore Romeo (foto, sx), rischia di finire indagata. Per martedì 20 dicembre sono fissati gli interrogatori di garanzia di Raffaele Marra, responsabile del Dipartimento personale del Campidoglio, e dell’immobiliarista Sergio Scarpellini, arrestati ieri nell’ambito di un’inchiesta su una casa comprata dalla moglie del dirigente capitolino ma con due assegni da un conto dell’imprenditore. Un’inchiesta nella quale si procede per corruzione e che, secondo il gip, vede Marra, fedelissimo della Raggi, asservire la sua funzione pubblica agli interessi di un privato.

E’ ORA DEL GIP Marra, e anche Scarpellini, dopo due notti in carcere fanno sapere che martedì 20 dicembre risponderanno al gip “pronti a fornire la propria versione dei fatti”. Il giorno dopo, il 21 dicembre, toccherà invece all’ex assessore all’ambiente Paola Muraro che si è dimessa perché indagata per reati ambientali: cinque diversi capi di imputazione che riguardano fatti di quando Muraro era consulente esterna dell’Ama, l’azienda capitolina che si occupa di nettezza urbana e ambiente. La Muraro in sostanza dovrà rispondere su presunte irregolarità avvenute negli impianti Tmb di Rocca Cencia e di via Salaria, ma solo per ipotesi concernenti violazioni di prescrizioni e non anche per abuso d’ufficio, reato più grave, quest’ultimo, per il quale si va verso la richiesta di archiviazione. L’accelerazione della procura con l’invito a comparire potrebbe portare, in caso di accertata responsabilità, ad un procedimento in cui Muraro rischierebbe, in sostanza, una condanna ad una sanzione pecuniaria estinguibile tramite oblazione.

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ALTRA INCHIESTA E novità potrebbero arrivare anche dalla terza e più spinosa, almeno per Raggi, inchiesta sulle nomine che ha portato la polizia giudiziaria in settimana ad entrare a Palazzo senatorio per acquisire documenti. Nel mirino, tra le altre, la nomina dell’altro fedelissimo della Raggi, Salvatore Romeo, fortemente voluto dalla sindaca a capo della segreteria attraverso una procedura anomala che ha fatto scattare anche un’indagine Anac. Romeo, funzionario capitolino dal ’99, è stato messo in aspettativa e riassunto a tempo determinato con stipendio triplicato. Protestò l’allora capo di Gabinetto Carla Raineri, che su ciò fece un esposto, e parere sfavorevole fu fornito dall’allora capo dell’avvocatura Rodolfo Murra che giudicò la prassi illegittima. Murra sentito due giorni fa in Procura ha confermato aggiungendo che fu sottoposto a “pressioni per indurmi a cambiare parere”. Pressing ad opera della sindaca e del vice Frongia che però non ebbe l’esito sperato. Murra il 23 novembre scorso non è stato rinnovato nel suo ruolo. Ora per la nomina di Romeo la sindaca rischia e molto.o

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