Mattarella: Recovery occasione unica. L’Ue: i piani vanno presentati in fretta

5 settembre 2020

Parla dell’Europa e tesse le lodi dell’operato delle istituzioni europee di fronte alla grave crisi innescata dalla pandemia. Sollecita l’approvazione del Recovery fund per rendere disponibili le risorse già a inizio del nuovo anno. E lancia un monito potente a difesa delle future generazioni. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, apre, come di consueto, i lavori della seconda giornata del forum Ambrosetti e lo fa dialogando in videocollegamento con Enrico Letta. “Di fronte a una ondata di lutti e sofferenze e alla necessità di osservare regole che hanno inciso sulle nostre abitudini e sui modelli economici e sociali, l’Unione ha mostrato la sua forza propulsiva e la sua capacità di trovare l’autentico spirito dei padri fondatori”, ha detto il Capo dello Stato che ha riconosciuto alla Ue la capacità di compiere “scelte coraggiose e innovative, che solo qualche settimana prima dell’inizio della crisi apparivano fuori portata”.

Un riconoscimento, dunque, per la ritrovata Unione che ha presto lasciato spazio a una sollecitazione, a “fare presto”, affinchè le risorse siano presto disponibili. “Il processo di approvazione dei meccanismi di governo del fondo per la ripresa devono procedere necessariamente con rapidità in modo da rendere disponibili le risorse necessarie già a inizio del 2021”. “Con la medesima sollecitudine – ha aggiunto subito dopo – deve intervenire la preparazione dei piani di rilancio nazionale che vanno sottoposti per l’approvazione agli organi comunitari”. Questo perchè “i nostri concittadini europei vivono con ansia il presente, il timore di una seconda ondata di contagio e le accresciute difficoltà economiche, e guardano al futuro con incertezza”.

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Il futuro e le sue generazioni sono le parole chiave della seconda parte del suo intervento. Che si è trasformato in un vero e proprio monito a difesa di “coloro che ci seguiranno nel tempo”. “Non dobbiamo compromettere con scelte errate la speranza, per chi verrà, di accesso a condizioni sociali ed economiche, se non migliori, almeno pari a quelle di cui noi abbiamo usufruito”, ha affermato il Capo dello Stato anche perchè ora abbiamo le risorse per farlo. “Ai Paesi membri – ha osservato – viene offerta una occasione unica e forse irripetibile di disporre di risorse consistenti per compiere riforme strutturali in grado non solo di consentire l’uscita dalla crisi ma di assicurare prosperità e benessere alle future generazioni”.

Ecco perché occorre gestire con lungimiranza e oculatezza queste disponibilità. “Le prossime generazioni – ha avvertito – guarderanno in modo critico al periodo che stiamo vivendo e vedranno come sono state amministrate somme così ingenti e, nel caso di inattività o di scarsa efficacia, si chiederanno perchè una generazione che ha potuto godere per un così lungo periodo di circostanze favorevoli non sia invece riuscita a creare infrastrutture essenziali per la crescita e riforme essenziali per l’efficienza del sistema sociale ed economico, accrescendo soltanto la massa del debito”. Le nuove generazioni sono, dunque, il faro che deve guidare gli investimenti sul futuro, tenendo sempre a mente l’opportunità che abbiamo avuto da un’Europa che a partire dalla Commissione si è fatta carico di scelte “innovative e coraggiose”. E intanto, arriva il pressing dell’Europa secondo cui i piani nazionali per il Recovery Fund “vanno presentati molto in fretta e devono riflettere gli orientamenti europei per i quali sono stati definiti”. Il monito arriva dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, sottolineando che “la Commissione sarà ferma e chiara nel controllare che si vada nella giusta direzione” e che “non ricapiterà un altro pacchetto finanziario così ampio in un futuro vicino”.

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