Mes, maggioranza presenta richiesta di sospensiva di quattro mesi

Mes, maggioranza presenta richiesta di sospensiva di quattro mesi
La Camera dei deputati
1 luglio 2023

Il governo rinvia ogni valutazione sul Mes di 4 mesi. Lo ha annunciato in Aula, a Montecitorio, il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Di Giuseppe, durante la discussione generale sul provvedimento alla Camera, spiegando che la maggioranza ha presentato una “questione sospensiva per non procedere all’esame della proposta di legge di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) per quattro mesi”. “Si ritiene opportuno procedere con maggiori approfondimenti del funzionamento del Mes vista la delicatezza degli argomenti trattati”, ha aggiunto.

La scelta di optare per i quattro mesi è considerata un compromesso tra chi puntava ad allungare i tempi ancor di più e chi, invece, ritiene che in autunno occorrerà sciogliere il nodo. “E il nodo – osserva un senatore della Lega – è politico ed è il dato più importante: la premier vuole ratificarlo o no il Mes? Noi siamo contrari. Nel caso – il ragionamento – ci adegueremo, per non far cadere il governo, ma noi restiamo sulle nostre posizioni e voteremo no alla ratifica del Mes, convinti che anche FdI sia sulla nostra stessa linea”. “Per quello che riguarda il Mes il tema non mi viene posto, evidentemente è possibile che ci sia molta meno attenzione di quanta ne diamo noi nel dibattito italiano” ha detto intanto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

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Il testo della sospensiva

 

Nella richiesta di sospensiva si sottolinea la necessità, “alla luce delle modifiche apportate al trattato istitutivo del Mes, a seguito dei recenti cambiamenti del contesto internazionale in cui il Mes verrebbe chiamato ad operare e considerato che si è ancora in fase di attesa di quelle che potranno essere le nuove regole del Patto di stabilità europeo, del completamento dell’Unione bancaria e dei meccanismi di salvaguardia finanziaria”, di procedere “a maggiori approfondimenti del funzionamento del Mes” che “nella sua configurazione attuale rimane una organizzazione intergovernativa, dunque non rientrante negli organismi dell’Unione europea e per questo non soggetto al controllo democratico del Parlamento europeo, né a quello tecnico della Commissione europea, ragion per cui – si legge – tale componente privatistica può generare conflitti con la gestione pubblica della politica economica”.

 

L’opposizione all’attacco

 

“Nessuna spaccatura, la decisione era stata presa da giorni”, ha sottolineato il capogruppo di Fdi alla Camera, Foti. “Le risorse devono essere tutte a sostegno dello sviluppo, soprattutto in questa fase, resa difficile dall’aumento dell’inflazione ed anche da politiche monetarie discutibili da parte della Bce”, afferma il capo politico di Noi Moderati Lupi. “Noi facciamo gli interessi Italia, non ricatti”, commenta il ministro dell’Ambiente della Transizione energetica, Pichetto. “Più che un pacchetto stiamo prendendo un pacco”, attacca Renzi. “Indecisione al potere”, dice Della Vedova di +Europa. “Meloni dissociata dalla realtà”, l’affondo del capogruppo dem al Senato, Boccia. “Sono indecisi su tutto”, dice il leader del Movimento 5 stelle, Conte. “Non sono chiare le proposte del governo”, osserva Fratoianni (Avs). 

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