Microsoft si allea con OpenAI, la non profit nel settore dell’intelligenza artificiale co-fondata da Elon Musk, e da da altri luminari della tecnologia, fra i quali il presidente di Y Combinator Sam Altaman, e Peter Thiel, il cofondatore di PayPal sostenitore di Donald Trump. L’alleanza consente a Microsoft di rafforzarsi nella lotta contro Amazon e Google nell’industria nascente ma centrale dell’intelligenza artificiale. In base all’accordo, OpenAI userà Azure, il servizio cloud di Microsoft, come piattaforma ”preferita” per i suoi esperimenti. Redmond in cambio ottiene l’accesso alla robotica e agli esperti di OpenAI, nel tentativo di rendere Azure il luogo migliore per mettere a punto software per l’intelligenza artificiale.
Per Microsoft si tratta di un passo importante perche’ andando avanti tutte le ”applicazioni si intrecceranno con l’intelligenza artificiale” afferma Scott Guthrie, vice presidente esecutivo di Microsoft per il Cloud e l’Enterprise. E’ proprio in quest’ottica che la partnership e’ importante: l’intelligenza artificiale e’ ancora agli inizi e c’e’ da capire come può essere usata. Per dirla con le parole di Microsoft ”capire l’arte di quello che e’ possibile”. ”Con la partnership, Microsoft e OpenAI possono spingere il loro obiettivo comune di democratizzare l’intelligenza artificiale, in modo che tutti possano beneficiarne” spiega Microsoft. L’alleanza consente a Redmond di rafforzarsi nei confronti di Amazon e Google in quella che sarà la sfida dell’intelligenza artificiale, nella quale il cloud gioca un ruolo chiave. Amazon e’ forte nel settore con Amazon Web Service. Google e’ presente con il servizio Google Cloud. Molti dei clienti Microsoft, quali ThyssenKrupp e Uber, lavorano con Azure e quelle che sono al momento le sue attività nell’intelligenza artificiale.
