Università, arriva doppio libretto per studenti transgender

Università, arriva doppio libretto per studenti transgender
17 novembre 2016

A Genova, da quest’anno accademico, sbarca il doppio libretto per gli studenti transgender, ma l’ateneo ligure segue una strada già imboccata da altre università per andare incontro alle necessità degli studenti, inclusa appunto quella dell’affermazione di genere. Il doppio libretto già nell’estate 2014 è stato introdotto alla Carlo Bo di Urbino: il Senato Accademico con la delibera n. 133 dell’8 luglio, ha riconosciuto all’unanimità il diritto di studenti e studentesse in situazione di riattribuzione del sesso (ai sensi della legge 164/1982) ad avere un doppio libretto universitario.

Nel 2015 per tutelare gli studenti transessuali, l’Università Federico II di Napoli ha inaugurato per loro un “alias”, un’identità provvisoria sui sistemi informatici, con la quale i transgender possono iscriversi agli esami, rispondere agli appelli o prendere libri in prestito dalla libreria senza che la loro privacy venga violata. Una soluzione, quella del doppio libretto, pensata per quei giovani che si trovano nella fase di passaggio da un sesso all’altro e che preferiscono non dover giustificare ogni volta un nome maschile in presenza di aspetto femminile o viceversa. E poiché chi decide di cambiare sesso, spesso lo fa dopo la fase adolescenziale in cui mette a fuoco la propria natura, non è un caso che la transizione avvenga molte volte negli anni dell’università. Tra gli atenei dove uno studente transgender iscrivendosi può avere l’opportunità di ricevere un doppio libretto e un doppio badge, anche Padova (la decisione sul duplicato del libretto è stata presa su proposta dell’associazione Anteros), Torino, Bologna.

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