Gran Bretagna spinge la Germania: “Cambiamo l’esito del conflitto”

Gran Bretagna spinge la Germania: “Cambiamo l’esito del conflitto”
Rishi Sunak
5 marzo 2024

La Gran Bretagna fa pressione sugli alleati, in primis sulla Germania, affinché inviano missili a lungo raggio all’Ucraina per contrastare l’invasione russa. La sollecitazione è stata espressa in una dichiarazione rilasciata dal portavoce del premier britannico Rishi Sunak, ripresa da diversi giornali britannici. “Il Regno Unito è stato il primo Paese a consegnare alle forze ucraine missili di precisione a lunga gittata (gli Storm Shadow)”, ha dichiarato il portavoce, incalzando: “Incoraggiamo i nostri alleati a fare lo stesso”.

Il riferimento indiretto è alla Germania, il cui cancelliere Olaf Scholz ha finora posto il veto all’invio a Kiev dei missili Taurus. Il portavoce di Downing Street ha poi giustificato un uso anche offensivo di questo tipo di arma, definendola uno strumento “in grado di assicurare a Kiev il sostegno letale necessario a difendersi e a riconquistare il suo territorio sovrano”. La Germania si è finora mostrata reticente all’invio di missili a lungo raggio all’Ucraina per timore di un’escalation del conflitto con la Russia. Scholz ha però recentemente affermato che la Germania continuerà a fornire all’Ucraina armi “difensive”.

La pressione britannica sulla Germania e sugli altri alleati della NATO è destinata ad aumentare nei prossimi giorni. Il governo di Londra ritiene che l’invio di missili a lungo raggio all’Ucraina sia fondamentale per cambiare l’esito del conflitto a favore di Kiev. La dichiarazione del portavoce di Sunak è stata rilasciata a margine della conclusione di una visita sull’isola durata diversi giorni della First Lady ucraina, Oksana Zelenska, ospite durante la sua missione sia della regina Camilla sia della consorte di Sunak, Akshata Murty. La visita di Zelenska è stata vista come un ulteriore segno del sostegno britannico all’Ucraina.

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Il sostegno di Londra alla Germania è stato evidente in diversi ambiti, tra cui sicurezza, economia e questioni politiche. In particolare, una delle aree di cooperazione più significative è emersa nel settore della difesa, dove l’incoraggiamento da parte di Londra sembra puntare alla capacità tedesca di sviluppare e implementare sistemi missilistici avanzati. Ciò potrebbe rappresentare una svolta significativa nei rapporti tra i due paesi, poiché la Germania è stata tradizionalmente cauta nell’affrontare questioni di sicurezza e difesa. Tuttavia, con la crescente instabilità regionale e le minacce emergenti, la Germania potrebbe essere spinta a riconsiderare il suo ruolo nella sicurezza europea, incoraggiata anche da alleati chiave come il Regno Unito. 

Al di là delle questioni di difesa, Londra sembra anche sostenere la Germania nell’affrontare sfide economiche e politiche. Con la Brexit che ha portato Londra fuori dall’Unione Europea, il Regno Unito potrebbe trovare vantaggioso rafforzare legami con la Germania, uno dei pilastri economici dell’UE. Questo potrebbe tradursi in una maggiore collaborazione commerciale e politica, che potrebbe a sua volta contribuire a rafforzare l’integrazione europea. Tuttavia, l’incoraggiamento di Londra potrebbe non essere senza controversie, specialmente considerando le dinamiche geopolitiche più ampie. Alcuni osservatori potrebbero interpretare questo sostegno come un tentativo del Regno Unito di promuovere una Germania più assertiva nell’UE, potenzialmente come contro-bilancio ad altre potenze europee come la Francia.

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Altri potrebbero vedere questa mossa come un’opportunità per Londra di consolidare legami con un partner europeo chiave, nel tentativo di mitigare gli effetti dell’uscita dall’UE. Indipendentemente dalle motivazioni sottostanti, la cooperazione tra Londra e Berlino potrebbe portare a conseguenze significative per l’Europa nel suo insieme. Mentre la Germania potrebbe essere incoraggiata a svolgere un ruolo più attivo su scala europea, la sua partnership con il Regno Unito potrebbe dare forma al futuro del continente in modi imprevisti. Resta da vedere come questa dinamica si evolverà e quali saranno le implicazioni a lungo termine per l’Europa e oltre.

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