Oggi i quarti Francia-Germania e Brasile-Colombia

4 luglio 2014

Una poltrona per due: il film era americano (1983, con Dan Aykroyd e Eddie Murphy), ma la citazione fa troppo comodo oggi nel presentare uno dei quarti più attesi nel Vecchio Continente in programma alle 18 italiane al Maracanà di Rio de Janeiro: Francia-Germania. Alle 22, a Fortaleza, chiuderà la prima giornata dei quarti Brasile-Colombia. Per i francesi c’è lo spettro delle semifinali perse nel 1982 e nel 1986 da esorcizzare una volta per tutte, scrivendo una nuova pagina di storia per un “classico” del panorama internazionale. I Bleus, partiti a luci spente, partita dopo partita hanno dimostrato di poter recitare un ruolo importante e oggi sognano di fare lo sgambetto a una delle favorite per la vittoria finale. “Nessuno ha paura, è un quarto di finale – ha assicurato alla vigilia il ct dei Galletti, Didier Deschamps – La Germania è molto forte, ha tanta esperienza, ma non vedo nessuno dei miei giocatori spaventato. È un piacere essere qui e ci stiamo preparando al meglio”.

I tedeschi non sono stati in grado di replicare la prova convincente dell’esordio quando annichilirono con un perentorio 4-0 il Portogallo di Ronaldo, mentre i “Bleus” hanno perso lo smalto dei primi incontri, il 3-0 rifilato all’Honduras e il 5-2 alla Svizzera. Il ct dei tedeschi, Joachim Loew, deve fare i conti con i sintomi febbrili che riguardano sette dei suoi giocatori. Il primo a essere colpito è stato il difensore Mats Hummels, costretto a saltare il match contro l’Algeria proprio per la febbre. Il centrale del Borussia Dortmund avrebbe contagiato i compagni, tra questi Thomas Muller anche se i nomi dei giocatori influenzati non sono stati resi noti. Il giocatore del Bayern, capocannoniere della Germania, contro la Francia sarà, comunque, regolarmente in campo.
Per i tedeschi il raggiungimento dei quarti di finale non è una novità, in 17 edizioni su 18 disputate sono sempre arrivati tra le prime 8 con due semifinali ottenute negli ultimi due Mondiali, sei negli ultimi otto. Per la Francia si tratta della sua settima apparizione ai quarti, cinque volte è riuscita a strappare il pass per le semifinali dove ha perso solamente nel 1938. Un andamento altalenante nelle ultime edizioni della Coppa del Mondo: due finali nel 1998 e nel 2006 e altrettante eliminazioni al primo turno nel 2002 e nel 2010. Guardando ai precedenti la Germania ha un bilancio positivo contro i transalpini. Se la Francia si è imposta nella finale per il 3-4 posto nel 1958 per 6-3, nelle due sfide successive in semifinale è sempre uscita sconfitta, Spagna ’82 e Messico ’86. Nel Mundial iberico si consumò un dramma sportivo per i francesi in vantaggio 3-1 nel primo tempo supplementare, raggiunti sul 3-3 prima del 120′ e poi sconfitti ai rigori.

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Quattro anni dopo in Messico Platini e compagni ebbero la chance di rifarsi, ma dopo l’exploit nei quarti con il Brasile si arresero in semifinale ai “panzer” tedeschi 2-0. Un salto dalle parti di Fortaleza con Felipe Scolari che recupera Neymar. “Sto bene, sono pronto per la Colombia”, ha assicurato l’attaccante che, in conferenza stampa, ha parlato del momento della “Seleçao”, tornando sul dopo-Cile e negando che il Brasile soffra per le eccessive pressioni. “Non abbiamo problemi nel gestire le nostro emozioni, quella degli ottavi è stata una partita molto intensa e che ha emozionato tutti, ma siamo pronti per affrontare la Colombia e passare il turno”. In Brasile si è parlato molto delle lacrime di alcuni giocatori prima e dopo i rigori, oltre che del rifiuto di Thiago Silva di andare sul dischetto. “Non c’è alcun problema” ha ribadito Neymar che anche elogiato il lavoro della psicologa Regina Brandao, ingaggiata dalla Seleçao: “Per me è la prima volta e devo dire che sono soddisfatto di questa esperienza, sto imparando tante cose. Non solo nel calcio e nello sport, ma in ogni lavoro ci sono emozioni da gestire, può essere utile anche a voi giornalisti”.
Insomma, non sono le pressioni a preoccupare Neymar, ma James Rodriguez e la sua Colombia. “Si sta dimostrando un campione, è molto giovane ma sta mettendo in mostra tutto il suo talento, ma spero che lui e la sua nazionale si fermino ai quarti. Ha 22 anni come me, ma il calcio non ha età, anche se l’esperienza aiuta. Non ci sarà nessuna sfida nella sfida con Rodriguez, quel che importa è la vittoria del Brasile. Io non ho obiettivi individuali, non mi interessa essere il capocannoniere, voglio vincere il titolo”. Arbitrerà Carlos Velasco: speriamo che lo spagnolo non dispensi “aiutini” alla squadra di casa. (Il Tempo)

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