Morto Giovanni, il “guerriero sorridente” che chiese la sedazione

Morto Giovanni, il “guerriero sorridente” che chiese la sedazione
Giovanni Custodero
12 gennaio 2020

E’ morto stamattina Giovanni Custodero, l’ex calciatore, nel ruolo di portiere, malato di sarcoma osseo. Il giorno dell’Epifania il 27enne di Pezze di Greco, frazione di Fasano, aveva annunciato su Facebook che sarebbe stato sedato per lenire il dolore. “Eccoci arrivati alla battaglia finale, siamo io e lui, uno davanti all’altro e lo guardo in faccia – aveva scritto – capisco che e’ forte dell’energia con la quale l’ho nutrito in questi anni, mentre io sono ormai stanco. Ho deciso di trascorrere le feste lontano dai social ma accanto alle persone per me piu’ importanti. Pero’, ora che le feste sono finite, e con loro anche l’ultimo granello di forza che mi restava – aveva aggiunto Custodero – ho deciso che non posso continuare a far prevalere il dolore fisico e la sofferenza su cio’ che la sorte ha in serbo per me”. Da qui l’annuncio: “Saro’ sedato e potro’ alleviare il mio malessere”. Quasi presagendo, poi, i messaggi sui social che continuavano ad essere pubblicati: “Spero di essere stato di aiuto per molte persone. Voglio per l’ultima volta ringraziarvi per cio’ che siete stati, siete e sarete sempre: la mia forza”.

Giovanni Custodero era stato ribattezzato “il guerriero sorridente” proprio perche’ da quando gli era stato diagnosticato il sarcoma fino al fatidico 6 gennaio aveva sempre lottato, comunicando sui social ogni passo del suo percorso, dall’amputazione di un arto, due anni addietro, alle sedute chemioterapiche e radioterapiche, dall’estensione del tumore a femore clavicola sinistra e cranio all’ultima decisione, la sedazione, appunto. Con lui, sempre, famiglia e persone vicine, coinvolgendo personalita’ del mondo dello sport, tanto che proprio a ottobre dello scorso anno, in occasione della partita Lecce-Juventus, i calciatori della squadra salentina si erano sentiti coinvolti nella raccolta fondi per sostenere le cure di Custodero con la vendita delle magliette ‘Smiling Warrior’ (guerriero sorridente, appunto) che compendiavano lo stile dell’ex portiere fasanese.

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