Nasce l’ecomuseo, fare squadra per tutelare la cultura

19 giugno 2014

L’Ars ha approvato con voto finale e all’unanimita’ (53 presenti e 53 voti favorevoli) i disegni di legge sugli ecomusei. L’Ecomuseo, come recita l’articolo 2 della stessa legge, è una forma museale mirante a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. In altri termini, è un progetto integrato di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo che produce e contiene paesaggi, risorse naturali ed elementi patrimoniali, materiali e immateriali. In pratica, un’iniziativa museale dietro cui sta un patto (accordo non scritto e generalmente condiviso) con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio. I soggetti protagonisti non sono solo le istituzioni che hanno un ruolo propulsivo, ma soprattutto associazioni private, istituzioni scolastiche e via dicendo. Tra gli obiettivi, infine, prendersi cura, conservare ma anche saper utilizzare il proprio patrimonio culturale, in modo da aumentarne il valore.

“Una legge che punta allo sviluppo complessivo del territorio attraverso la valorizzazione delle caratteristiche  geograficamente, socialmente e culturalmente omogenee.  Finalmente la Sicilia, di concerto con le comunità locali, potrà promuovere un nuovo modello museale il cui intento potrà essere quello di rafforzare il senso identitario di una comunità e di valorizzazione del patrimonio locale e dello sviluppo turistico”. Così Concetta Raia commenta l’approvazione all’unanimità del ddl su istituzione degli ecomusei in Sicilia di cui era prima firmataria. “Questa norma  – aggiunge – se opportunamente sfruttata contribuirà al recupero ed alla valorizzazione delle testimonianze delle tradizioni ma anche e soprattutto alla creazione di percorsi  utili a restituire un’immagine completa  e partecipata della realtà siciliana”.

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