Nigeria, jihadisti uccidono almeno 110 persone mentre lavoravano nei campi

Nigeria, jihadisti uccidono almeno 110 persone mentre lavoravano nei campi
29 novembre 2020

E’ salito ad almeno 110 il numero dei civili uccisi ieri in un attacco terroristico rivendicato dal gruppo jihadista Boko Haram in un villaggio di Koshobe, vicino a Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Gli uomini armati hanno ucciso brutalmente contadini, donne e uomini, che si trovavano al lavoro nei campi. “Abbiamo trovato corpi senza vita, tutti sgozzati, e sei persone gravemente ferite”, ha dichiarato Babakura Kolo, responsabili di un gruppo di autodifesa. Il gruppo terroristico attacca da tempo i lavoratori della regione, ritenendoli troppo vicini all’esercito nazionale nigeriano e alle milizie locali.

“Gli uomini armati sono arrivati in moto e hanno colpito in modo brutale donne e uomini che si trovavano al lavoro nei campi del villaggio”, ha spiegato il coordinatore umanitario dell’Onu Edward Kallon ai colleghi francesi, “i civili sono stati uccisi con crudeltà, e numerosi altri sono stati feriti durante l’attacco”. Solo ieri due responsabili di una milizia filo-governativa avevano parlato di “corpi senza vita e sgozzati” lasciati per strada nel villaggio di Koshobe, oggi purtroppo la conferma di quanto andava dicendo il responsabile del gruppo di autodifesa della Nigeria, Babakura Kolo. Dall’inizio della rivolta jihadista di Boko Haram contro il Governo nel 2009, sono state uccise più d 36mila persone, quasi tutti inermi innocenti cristiani o semplici contadini che avevano la completa disgrazia di rappresentare un “messaggio forte” che Boko Haram voleva dare al mondo e al Governo nigeriano. Secondo alcune agenzie locali, gli estremisti avrebbero attaccato proprio ieri perché in quel giorno si votava per la prima volta elezioni libere locali dopo 13 anni.

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