Nuoto: a Simone Ruffini e Rachele Bruni la Coppa Mondo nella 10 km

Nuoto: a Simone Ruffini e Rachele Bruni la Coppa Mondo nella 10 km
15 ottobre 2016

Rachele Bruni e Simone Ruffini, entrambi 1^ caporal maggiore dell’Esercito italiano, sono saliti sul gradino più alto del podio della Coppa del Mondo di 10 km di nuoto in acque libere conquistando la medaglia d’oro. La fiorentina Bruni, dopo l’argento nelle Olimpiadi di Rio2016, si conferma detentrice della prestigiosa Coppa per la seconda volta consecutiva sulla medesima distanza, mentre per il marchigiano tolentinese Ruffini, già campione del mondo nei 25 km di nuoto in acque libere lo scorso anno in Kazan, dopo l’amaro sesto posto a Rio2016 questa vittoria di oggi rappresenta una conferma delle sue grandi capacita’agonistiche e un tassello in più nel palmares. Una impresa che ha visti i due impegnati in sei lunghe e difficili tappe dall’Argentina agli Emirati Arabi Uniti, dall’Ungheria al Canada fino ad arrivare in Cina lo scorso fine settimana. La settima e ultima prova svoltasi oggi nelle acque di Repulse Bay sulla costa meridionale dell’isola di Hong Kong, ha visto Bruni e Ruffini terminare davanti a tutti nelle rispettive prove conquistando, di fatto, la prima posizione in classifica generale e il titolo mondiale. Ai due militari i complimenti del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico, che ha espresso apprezzamento per il lusinghiero risultato dei due atleti del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito “a conferma di come con l’impegno, la costanza, la tenacia e l’allenamento si possano ottenere risultati eccellenti. Lo sport militare e’ uno dei punti di forza dello sport nazionale di élite. Ogni vittoria esalta la dedizione alla fatica che ogni giorno, con senso di responsabilità, le donne e gli uomini dell’Esercito offrono per conseguire i propri obiettivi di servizio, sia in campo sportivo sia in campo operativo”.

L’atleta pesarese, allenato da Emanuele Sacchi, tesserato per Esercito e CC Aniene e campione del mondo nella 25 km di Kazan, si aggiudica per la prima volta in carriera il titolo di campione in carica del circuito, chiudendo la classifica generale a 94 punti. Quella di Hong Kong per Ruffini, sesto nelle acque olimpiche di Copacabana, è la terza vittoria di tappa dopo quella di Balaton nel mese di giugno e quella di una settimana fa a Chun’An in Cina. Ritmi lenti e restano tali fino all’inizio del quinto ed ultimo giro quando a rompere gli indugi e’ l’americano Peterson ma Ruffini è il primo a rispondere. A 1200 metri dall’arrivo il marchigiano annulla il gap dallo statunitense per poi passarlo a doppia velocità a 600 metri dal traguardo e, ai 400 metri dalla piastra, allungare sui diretti avversari con un cambio di ritmo insostenibile per tutti. Messa in cassaforte la vittoria l’azzurro si volta a guardare la concitata lotta per il podio tra sei nuotatori con la speranza che il tedesco Waschburger, suo diretto avversario per la conquista della Coppa e al comando della classifica generale con 80 punti, non faccia meglio di un quarto posto: e cosi’ e’. Ruffini e’ oro in 2h10’15″8, dietro di lui Peterson in 2h10’29″1 e l’altro tedesco Rob Muffels in 2h10’29″3. Waschburger crolla fisica ed emotivamente, chiude sesto in 2h10’30″3 e consegna a Simone Ruffini la World Cup Fin. La Bruni, allenata da Fabrizio Antonelli, conclude la classifica generale con 86 punti e quella di Hong Kong è la terza gara vinta in questa edizione della Coppa del Mondo, dopo Wiedma (Argentina) e a Balaton in Ungheria. Al via c’erano le prime tre classificate alle olimpiadi di Rio (con Rachele infatti Sharon Van Rowendal e Poliana Okimoto). Le due italiane in gara (oltre alla Bruni c’era anche Arianna Bridi, bronzo europeo quest’anno sulla distanza e sua compagna di allenamenti a Roma) senza particolari problemi rimangono nella pancia del gruppo. Si va avanti cosi’ fino alla fine del quarto giro: poi rompe gli indugi la cinese Xin (quarta a Rio e vincitrice a Chun’An), tallonata da vicino dalla Bridi e dall’oro di Rio Van Rowendal. L’azione dell’asiatica si spegne all’inizio del quarto passaggio. La campionessa olimpica alza i ritmi tra il sesto e l’ottavo km, ma Bridi e l’americana Twichell rispondono colpo su colpo, non lasciando metri all’olandese. L’ultimo giro inizia con Bridi in testa a fare l’andatura seguita a breve distanza dalla statunitense e dalla stessa Van Rowendal; il gruppo si allunga e la Bruni, sorniona fino a quel momento, esce allo scoperto. Alla virata conclusiva sceglie una traiettoria più larga rispetto al resto del gruppo, guadagna inesorabilmente metri e vince in solitaria sigillando cosi’ il suo 2016 da favola. Rachele è prima in 2h17’12″7, alle sue spalle una strepitosa Arianna Bridi in 2h17’28″2 che beffa al fotofinish la brasiliana Okimoto che tocca in 2h17’28”3.

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