Nuovi bombardamenti su Aleppo, è scontro Usa-G. Bretagna e Russia. Metà delle vittime sono bambini

Nuovi bombardamenti su Aleppo, è scontro Usa-G. Bretagna e Russia. Metà delle vittime sono bambini
26 settembre 2016

di Maurizio Balistreri

Nuovi bombardamenti aerei sono stati compiuti questa mattina su alcuni quartieri di Aleppo, dove continuano ad essere sempre più scarse le riserve di medicine e cibo per la popolazione assediata. Secondo l’Osservatorio siriano sui diritti umani, il bilancio da giovedì sera è salito ad almeno 128 morti, per la maggior parte civili. “Decine di raid” sono stati compiuti dall’aviazione russa e dal regime di Damasco a partire dalla mezzanotte scorsa sulla città controllata dai ribelli, ha spiegato l’ong. I raid si sono intensificati all’alba, provocando importanti incendi. Tra le vittime figurano 20 bambini e nove donne, ha precisato il direttore dell’Osservatorio, Rami Abdel Rahman. Almeno 36 civili sono stati uccisi inoltre nelle aree rurali della provincia di Aleppo. I feriti sono almeno 400, ha aggiunto. I circa 250mila abitanti dei quartieri di Aleppo controllati dai ribelli non ricevono aiuti alimentari e medicinali da circa due mesi e sono praticamente privi di acqua dalla giornata di sabato. Gli ospedali “stanno facendo fronte a una forte pressione in ragione del numero elevato di feriti e della mancanza di sangue disponibile e di chirurghi specializzati nelle trasfusioni”, ha riferito una fonte sanitaria locale. “Di fatto, i feriti più gravi vengono direttamente amputati”. Nella zona orientale di Aleppo, circa la metà delle vittime che i partner umanitari di Save the Children stanno estraendo dalle macerie o curando negli ospedali, in seguito ai bombardamenti degli ultimi giorni, sono bambini, comunica la stessa ong per l’infanzia. I medici stanno lavorando giorno e notte per salvare quante più vite umane possibili, tuttavia tanti bambini continuano a morire sui pavimenti degli ospedali a causa della mancanza di medicinali di base, antibiotici, anestetici e attrezzature, come i respiratori. I casi più gravi necessitano del trasferimento immediato fuori dalla zona orientale di Aleppo, ma questo non è possibile perché tutte le strade sono bloccate.

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“Abbiamo bisogno di aiuto immediato, vogliamo che il nostro appello giunga a ogni essere umano sulla terra. Al Consiglio di Sicurezza dell`Onu, chiediamo di fermare urgentemente gli attacchi aerei su Aleppo che stanno causando tutto questo”, afferma un medico. Secondo le stime delle agenzie umanitarie, a giugno, quando è stato imposto per la prima volta l`assedio ad Aleppo orientale, almeno 100.000 bambini risultavano intrappolati in quell`area della città. “Stiamo assistendo a un`atrocità spaventosa, che continua a essere perpetrata davanti ai nostri occhi contro i bambini e le bambine di Aleppo. L`incapacità di assicurare loro e a tutti i bambini siriani la protezione di cui hanno bisogno rappresenta un`onta che perseguiterà la comunità internazionale per i decenni a venire,” afferma Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Siria. Intanto, le diplomazie sono a lavoro. L’atmosfera è sempre incandescente. Prova ne sono le dichiarazioni dei rappresentanti di Washington e Londra ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu sul ruolo di Mosca nel conflitto in Siria, definite “inaccettabili” dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Consideriamo il tono e la retorica dei rappresentanti di Gran Bretagna e Stati Uniti come inaccettabili e di natura tale da danneggiare i nostri rapporti” ha detto Peskov. Ieri l’ambasciatrice Usa all’Onu Samantha Power ha accusato la Russia di “barbarie” per il suo ruolo nei pesanti bombardamenti su Aleppo, a fianco a dell’aviazione siriana. “E’ difficile negare che la Russia si stia alleando con il regime siriano per commettere crimini di guerra” ha rincarato il rappresentante britannico Matthew Rycroft.

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