Oim: 71% dei migranti che arriva in Italia è vittima di tratta

Oim: 71% dei migranti che arriva in Italia è vittima di tratta
18 ottobre 2016

Il 71% dei migranti che partono dall’Africa alla volta dell’Europa lungo la rotta del Mediterraneo centrale è stato vittima di sfruttamento e tratta di esseri umani. E’ quanto denuncia l’Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim) in una ricerca pubblicata oggi. Lo studio è stato condotto nell’arco di 10 mesi lungo le rotte del Mediterraneo centrale e di quello Orientale, raccogliendo i dati di oltre 9.000 migranti. Lungo la rotta del Mediterraneo centrale, il 49% delle persone interpellate ha dichiarato di essere stato trattenuto contro la propria volontà, di fatto rapito per ottenere un riscatto. E la Libia è il Paese dove è avvenuta la maggioranza dei sequestri. Quello che emerge con più forza dalla ricerca, ha sottolineato l’Oim in un comunicato, è il fatto che più è lungo il periodo di transito, più il migrante è vulnerabile rispetto a situazione di sfruttamento e tratta di esseri umani. Infatti, il 79% dei migranti che ha trascorso almeno un anno in un Paese diverso da quello di partenza ha vissuto almeno una delle situazione di sfruttamento prese in considerazione dall’Oim, ossia essere costretti a lavori o attività contro la propria volontà, lavorare senza essere remunerati ed essere appunto trattenuti contro la propria volontà. I migranti intervistati in Italia sono quelli che hanno trascorso più tempo in transito: il 35% ha riferito di oltre sei mesi di viaggio verso l’Europa, contro l’11% riferito da quanti hanno seguito la rotta del Mediterraneo Orientale.

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