Omicidio Cerciello Rega, Lee Elder in aula chiede scusa

16 settembre 2020

“Voglio scusarmi con tutti, con la famiglia Cerciello e i suoi amici”, ha detto in aula Finnegan Lee Elder, l’americano sotto processo assieme all’amico Christian Natale Hjorth per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega a luglio 2019 a Roma, durante una dichiarazione spontanea. “Quella notte è stata la peggiore della mia vita e se potessi tornare indietro e cambiare le cose lo farei ora, ma non posso,… Ho tolto la vita a una persona e non potrà mai perdonarmi per questo” ha detto spiegando di non aver parlato prima per “mancanza di coraggio”, e di avere avuto in carcere “la possibilità e il tempo di riflettere.

Cosa ribadita anche dal suo legale Renato Borzone. “Elder perché sia chiaro non ha reso ammissioni sulla dinamica dei fatti ha solo voluto comunicare alla famiglia il suo dolore per l accaduto, la perdita di una vita; prima stava peggio in condizioni psicologiche e di salute e non se lo sentiva”. Cerciello Rega è stato ucciso nel corso di una collutazione con Elder da 11 coltellate il 26 luglio 2019 nel quartiere Prati. L’altro americano, anche lui sotto processo per concorso in omicidio, era impegnato con il collega di Cerciello, Andrea Varriale, rimasto lievemente ferito. Quest’ultimo ha riferito che i due agenti si erano avvicinati, in borghese per recuperare un borsello che era stato sottratto a un intermediario di un pusher.

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