Ancora una volta il Ponte sullo Stretto divide il Pd. E’ scontro

Ancora una volta il Ponte sullo Stretto divide il Pd. E’ scontro
29 settembre 2015

di Maurizio Balistreri

Il Ponte sullo Stretto ancora una volta divide il Pd e porta l’opposizione ad alzare la voce contro il governo. La polemica segue l’ordine del giorno presentato da Ap-Ncd sulla Salerno Reggio-Calabria e approvato dalla maggioranza. Sul tavolo: la riconversione ferroviaria della grande opera. L’esecutivo, con il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, apre in Aula alla Camera la valutazione della “opportunità di una riconsiderazione del progetto come infrastruttura ferroviaria, previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici”. Il Ponte non è una priorità. Può tranquillamente essere rimandato ad un altro momento, dice il governo. Ma Ncd non perde tempo per portare all’ordine del giorno una storica battaglia berlusconiana per il Sud.

DELRIO “Il sottosegretario Del Basso De Caro ha accolto l’invito al governo a valutare, se vorremo, l’opportunità di riguardare costi e benefici di quel progetto. Dobiamo valutare, se vorremo, questa cosa. In questo momento non abbiamo il dossier sul tavolo. Abbiamo dossier più urgenti. Se una forza politica o il Parlamento ci invita a valutare se riaprirlo, noi non diciamo di no. Non abbiamo pregiudizi. La valutazione si fa sempre”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, a Palermo, in merito alla possibilità che venga ripreso in considerazione il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, alla luce dell’intervento in Aula a Montecitorio del sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso de Caro che in un passaggio ha osservato di “valutare l’opportunità di una riconsiderazione del progetto del ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, come possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del mezzogiorno”.

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ALFANO Da Catania Angelino Alfano rincara la dose. ”Oggi é un giorno importante per la Sicilia e per l’Italia. Oggi infatti si riparte con il Ponte sullo Stretto. Abbiamo ottenuto un ok dalla maggioranza e dal governo in aula – ha detto il ministro degli Interni -. Era un qualcosa che si era fermato e noi l’abbiamo rimesso in cammino”. Il ponte solo per linea ferroviaria? ”Intanto si riparte con il Ponte – ha aggiunto il ministro- e questa è una notizia. Noi l’avevamo chiesto alcuni giorni fa. Apprezzo molto il comportamento di una sinistra riformatrice che si rende conto che il sostegno al Ponte sullo Stretto e all’economia di un’intera area del nostro Paese, è anche un’opera in cui l’Italia ha uno strategico interesse”. Inevitabili le reazioni.

FERRERO “Che nel giorno del compleanno di Berlusconi siamo ancora a discutere di Ponte sullo Stretto è piuttosto surreale: il Patto del Nazareno è sempre presente nelle diaboliche menti del governo Renzi! Battute a parte, penso sia indecente anche solo che se ne parli, anche con tutti i distinguo e le rettifiche del caso, come al solito”. Così Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

REALACCI “#PonteStretto? Solo nei film fantasy si resuscitano i dinosauri 🙂 ” lo scrive su twitter Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera , commentando le voci “prontamente smentite dal ministro Delrio di un parziale ripensamento del governo su questa opera”.

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BOCCIA “Forse i nuovi fan del Ponte sullo Stretto hanno dimenticato di quanto quella dissennata opera sia già costata in passato alle casse pubbliche centinaia di milioni in termini di penali pagate e del mantenimento di carrozzoni burocratici inutili e dannosi. È un’opera inutile, non strategica e sarebbe un ulteriore spreco di soldi pubblici. Trovo pertanto incomprensibile come esponenti di governo e maggioranza possano nuovamente tornare sull’argomento quando al Sud si convive ancora con pessime reti di trasporto pubblico o, in alcuni casi, con la totale assenza di ferrovie”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, parlamentare Pd.

M5S “Smentendo lo stesso ministro delle Infrastrutture Delrio oggi il governo cambia idea e, subendo l’eterna campagna elettorale di Alfano, in Aula ha appena affermato di voler riconsiderare il progetto del Ponte sullo Stretto. Ma come: non era il governo della manutenzione e non delle grandi opere? Del mettere prima in sicurezza? Contrariamente a ogni considerazione razionale e logica ritorna in auge un progetto inutile e dispendioso, voluto dal ministro Alfano che – a questo punto è chiaro – detta l’agenda del governo”. È il commento dei deputati delle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera del M5S.  (foto, elaborazione al computer)

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