Referendum su lavoro e cittadinanza: affluenza ancora bassa, quorum lontano
La partecipazione alle urne rimane contenuta per i cinque quesiti abrogativi. Alle 19 ha votato solo il 15,6% degli aventi diritto
Un avvio in salita
La giornata referendaria era iniziata con segnali già poco incoraggianti: alle ore 12, infatti, l’affluenza si attestava al 7,4% degli elettori, un dato in leggero calo rispetto alle precedenti consultazioni. Nel 2011, quando si votava su due giorni come quest’anno, alla stessa ora aveva votato l’11,6% degli aventi diritto, mentre nel 2022, per il referendum abrogativo sulla Giustizia, l’affluenza alle 12 fu del 6,7%.
Il dato delle 19 mostra una progressione che, seppur in crescita, rimane molto al di sotto della soglia necessaria per raggiungere il quorum. Per la validità della consultazione referendaria è infatti necessaria la partecipazione del 50% più uno degli elettori aventi diritto, un obiettivo che appare al momento molto distante.
I cinque quesiti e la partecipazione per temi
Gli italiani sono chiamati a esprimersi su cinque distinti quesiti referendari che toccano temi cruciali del mondo del lavoro e della cittadinanza. Nel dettaglio, alle 19 per il quesito sul reintegro nel posto di lavoro per i licenziati senza giusta causa ha votato il 15,7% degli elettori, mentre per i tre quesiti riguardanti l’abbreviazione degli anni necessari per ottenere la cittadinanza italiana, i limiti alle indennità per i licenziamenti e la tutela per i contratti a termine, la partecipazione si è attestata al 15,6%. Leggermente inferiore, al 15,5%, l’affluenza per il quesito sulla responsabilità per gli infortuni sul lavoro.
Il divario geografico
Come spesso accade nelle consultazioni referendarie, si conferma un marcato divario geografico nella partecipazione. La Toscana si conferma la regione più partecipativa con un’affluenza di poco superiore al 22% alle ore 19, seguita dall’Emilia-Romagna che alle 12 guidava la classifica con il 10,93%.
Regioni più partecipative
- Toscana: 22%+ alle ore 19
- Emilia-Romagna: 10,93% alle ore 12
- Bologna: 14,3%
- Modena: 13,3%
- Reggio Emilia: 13%
- Fabbrico (RE): 18,4%
Regioni meno partecipative
- Calabria: 10% alle ore 19
- Sicilia: 4,47% alle ore 12
- Campania: 5,85%
- Basilicata: 5,41%
I ballottaggi amministrativi
Parallelamente ai referendum, si sono svolti anche i ballottaggi per l’elezione dei sindaci in diversi comuni italiani. L’affluenza per queste consultazioni amministrative si è attestata al 24,6% alle ore 19, un dato superiore rispetto ai referendum ma comunque contenuto. Nei due comuni capoluogo al ballottaggio, Matera ha registrato un’affluenza del 24,66% mentre Taranto si è fermata al 22,18%.
Diversa la situazione in Sardegna, dove si è votato al primo turno per il rinnovo di sindaci e consigli comunali: qui la partecipazione è stata più sostenuta, raggiungendo il 32,2% degli aventi diritto alle ore 19.
Le prossime ore decisive
I seggi rimangono aperti fino alle 23 di domenica e riapriranno lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. Gli ultimi rilevamenti della giornata, attesi per le 23, e l’andamento della giornata di lunedì saranno decisivi per capire se sarà possibile avvicinare il quorum necessario per la validità dei referendum.
La scarsa partecipazione di queste prime ore lascia però pochi margini di ottimismo sul raggiungimento della soglia del 50% più uno, necessaria perché i cinque quesiti abrogativi possano considerarsi validi ed efficaci.