Riforma dell’acqua in Sicilia, tensione all’Ars. Fi all’attacco: “Snellire burocrazia”

Riforma dell’acqua in Sicilia, tensione all’Ars. Fi all’attacco: “Snellire burocrazia”
4 agosto 2015

Un unico percorso del ciclo dell’acqua, con una tariffa unica regionale che valga per tutta la Sicilia, da Porto Palo a Marettimo. Una quantita’ minima di acqua erogata di 50 litri al giorno per ogni cittadino siciliano e l’affidamento della gestione a enti di diritto pubblico. Sono i contenuti fondamentali del disegno di legge “Disciplina in materia di risorse idriche” del quale e’ iniziato l’esame all’Ars questo pomeriggio. Il ddl dovra’ essere approvato entro il 12 agosto, data in cui si chiuderanno i lavori parlamentari per la sessione estiva ma anche scadenza per evitare un possibile commissariamento dei servizi da parte del governo nazionale.

Molto contestato, e in parte oggetto di una pregiudiziale di incostituzionalita’ respinta dall’Aula a voto palese, l’articolo 6 del disegno di legge, che prevede l’introduzione di sub ambiti in cui ripartire i Comuni. In ogni sub-ambito e’ costituita un’assemblea territoriale composta da sindaci e da loro delegati. Il ddl prevede anche l’introduzione delle autorita’ d’ambito di bacino, norma contestata da Forza Italia con il capogruppo Marco Falcone “perche’ si crea una struttura pesante, con cariche e poltrone in piu’, mentre occorre snellire la burocrazia anche nel settore acque”.

CROCETTA “L’acqua che non può essere utilizzata per uso alimentare deve essere pagata al 50%: ho proposto un emendamento alla riforma sull’acqua pubblica, dobbiamo evitare che i cittadini oltre il danno abbiano la beffa”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta. “Non è accettabile – ha aggiunto – che si paghi acqua come se fosse potabile quando non lo è, c’è tanta gente che paga l’acqua a ‘prezzo pieno’ e poi è costretta a comprare cassette di minerale perfino per cucinare”. Crocetta si è poi detto ottimista sull’obiettivo di approvare la riforma entro il 12 agosto, data di chiusura della sessione estiva dell’Assemblea regionale siciliana.

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BARBAGALLO (Pd) “Ci prepariamo ad esaminare ed approvare una delle leggi piu’ significative degli ultimi anni: la riforma siciliana sara’ un punto di riferimento anche per le altre regioni”. Lo ha detto Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del PD e relatore del disegno di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua, che oggi ha iniziato l’esame d’aula all’Ars. “Ci sono alcuni punti profondamente innovativi – ha aggiunto – ad iniziare dalla previsione della ‘tariffa unica regionale’, che fara’ in modo che in Sicilia ci sia uno standard di servizi e costi per i cittadini che pagheranno la stessa tariffa, da Palermo a Portopalo”. Quanto alle prese di posizione del governo nazionale e alle notizie su un possibile intervento nei confronti della Sicilia in caso di mancata approvazione della riforma, Barbagallo ha detto: “comprendiamo l’attenzione del governo nazionale su questo tema, ma non accettiamo lezioni da nessuno. In commissione Territorio e Ambiente ha lavorato una classe dirigente giovane che oggi non puo’ pagare le ‘colpe dei padri’. Abbiamo ha fatto un lavoro straordinario, mi aspetto che tutte le forze politiche abbiano un atteggiamento propositivo e comprenda li”importanza di questa riforma”.

DI MAURO (Mpa)  “Prendiamo atto del voto espresso dall’Aula che ha rigettato la nostra pregiudiziale sul Disegno di legge sull’acqua, nata da forti perplessita’ circa la regolarita’ delle norme proposte sotto il profilo costituzionale”, dice Roberto Di Mauro, presidente del Gruppo MPA. “Per noi restano aperti tre nodi, su cui abbiamo presentato alcuni emendamenti e su cui auspichiamo un confronto serio e produttivo con la maggioranza – continua Di Mauro -: l’unicita’ del servizio in ogni ambito, l’affidamento rispettoso della chiara normativa nazionale ed europea e la competenza dell’Autorita’ per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico. Soprattutto su questi temi, continueremo nelle prossime ore la nostra battaglia perche’ su questo importante provvedimento si giunga ad un testo che non esponga il nostro Parlamento all’ennesima impugnativa, che aprirebbe le porte ad un commissariamento che nessuno vuole”.

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FOTI (M5S) “Non passa la vergognosa, quanto ridicola, quanto pretestuosa pregiudiziale di incostituzionalità”. Così i deputati del Movimento 5 Stelle che, sin dal primo giorno di insediamento al parlamento regionale, hanno sostenuto la battaglia per un ritorno alla gestione pubblica dell’acqua. “Un banco di prova sulla agibilità a Sala d’Ercole della legge che da domani sarà votata, – afferma Angela Foti, componente della commissione Ambiente – che è stata brillantemente superata con l’archiviazione di una pregiudiziale che la dice lunga sugli interessi che questo testo sta andando a muovere proprio per i principi innovativi introdotti”.

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