Riforme avanti tutta, è la volta del conflitto di interessi

Riforme avanti tutta, è la volta del conflitto di interessi
7 maggio 2015

di Giuseppe Novelli

Matteo Renzi tira dritto. Dopo aver incassato il varo dell’Italicum, già sta la vorando alla prossima riforma, il conflitto di interessi. Ad annunciarla dalla colonne di un quotidiano il suo ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: “Il conflitto di interessi, lo porteremo in Aula già nelle prossime settimane”. La ministra con perde l’occasione di sferrare un colpo basso alle miniranze Dem: “Se tanti dei nostri ex leader ed ex premier avessero messo lo stesso impegno o la stessa tenacia che hanno messo nelle scorse settimane sui dettagli dell`Italicum non toccherebbe a noi e avremmo già una legge”. E’ serena, la Boschi sulla tenuta della maggioranza.

“Questa legislatura ha numeri che non sono ballerini – evidenzia -. La forbice tra maggioranza e opposizione si è allargata. La maggioranza è schiacciante. Questo non significa che non si possa aprire una discussione di merito sulle riforme costituzionali. Il superamento del bicameralismo paritario e la revisione del titolo V della Costituzione sono obiettivi storici – aggiunge -: il testo non è blindato anche se una maggioranza pronta a votare il disegno di legge uscito dalla Camera c`è già”. Circa il rischio di scissioni nel suo partito, il Pd (che proprio ieri ha visto l’addio di Pippo Civati), Boschi ha affermato: “Noi non la vogliamo, la stessa minoranza non la vuole. E non la vogliono gli italiani che sono stanchi delle polemiche e non sentono il bisogno di nuovi piccoli partiti”.

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