Risale la disoccupazione, tra i giovani è al 39,4%. Poletti ammette: “Il quadro è preoccupante”

Risale la disoccupazione, tra i giovani è al 39,4%. Poletti ammette: “Il quadro è preoccupante”
10 gennaio 2017

Aumentano i disoccupati ma cresce anche il numero di occupati. I dati Istat di novembre sono solo in apparente contraddizione: sono infatti sempre di piu’ le persone che cercano attivamente lavoro e cosi’ si riduce il numero di inattivi. “Rispetto al mese precedente l’occupazione, con un lieve aumento, si mantiene sostanzialmente stabile – fa notare il ministro del Lavoro Giuliano Poletti – All’aumento dei disoccupati corrisponde una piu’ consistente diminuzione degli inattivi, segno che cresce il numero delle persone alla ricerca attiva di lavoro”. La situazione pero’ non migliora tra i giovani: il tasso di disoccupazione e’ pari al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente, ai massimi da ottobre 2015 (quando aveva raggiunto il 39,52%).

“Nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell’occupazione giovanile – riconosce Poletti – per cui alla diminuzione del tasso di inattivita’ tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione”. Tra gli occupati – mette in luce Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo – l’unica classe di eta’ che mostra una tendenza positiva e’ ancora una volta quella degli ultracinquantenni, tendenza che “appare l’effetto piu’ delle riforme pensionistiche che non di un trend virtuoso sul mercato del lavoro”. Secondo l’economista, per il 2017 c’e’ da aspettarsi un calo solo marginale del tasso di disoccupazione, all’11,5%. A novembre i disoccupati sono 57 mila in piu’ rispetto ad ottobre (+1,9%); gli occupati 19 mila in piu’ (+0,1%), gli inattivi 93 mila in meno (-0,7%). Il tasso di disoccupazione sale all’11,9% (+0,2%), il dato piu’ alto dal 12,2% segnato a giugno 2015.

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Il tasso di occupazione cresce al 57,3% (+0,1%). Su base annua gli occupati sono 201 mila in piu’ (+0,9% rispetto a novembre 2015); i disoccupati 165 mila in piu’ (+5,7%) e gli inattivi 469 mila in meno (-3,4%). Poletti sottolinea quindi “la forte riduzione degli inattivi”, il piu’ alto livello di occupati” e il “maggior numero di persone che cercano lavoro”. Nel trimestre settembre-novembre, rispetto al trimestre precedente, calano leggermente gli occupati, mentre aumentano i disoccupati (+72 mila) e diminuiscono gli inattivi (-78 mila). Su base annua, gli occupati sono 201 mila in piu’, i disoccupati aumentano di 165 mila unita’ e gli inattivi calano di 469 mila. Nella Ue la disoccupazione risulta invece all’8,3% (da 8,4% di ottobre) e nell’Eurozona stabile al 9,8%. Il tasso di disoccupazione giovanile e’ sceso al 18,8% nella Ue e al 21,2% nell’Eurozona. I dati sono letti dalle forze politiche in maniera differenziata: se il Pd mette in luce il calo degli inattivi, Forza Italia punta l’indice sull’aumento della disoccupazione giovanile, denunciando il fallimento della politica dell’esecutivo.

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