Salgono a 11 le vittime dell’attentato Isis, tre erano bambini

Salgono a 11 le vittime dell’attentato Isis, tre erano bambini
3 novembre 2018

E’ salito a 11, fra cui tre bambini e sette donne, il numero di vittime dell’attacco di ieri rivendicato dall’Isis contro bus di pellegrini copti in Egitto. Lo ha riferito una fonte della sicurezza. I bambini avevano 8, 10 e 12 anni e si chiamavano rispettivamente Mina, Youssef e Fady. Fra le donne quattro avevano 16 e 25 anni, ha precisato la fonte. I pellegrini cristiani sono stati attaccati mentre, su minibus, stavano andando a visitare un monastero nel deserto.

Ieri un portavoce della Chiesa ortodossa copta aveva riferito di sette morti e 19 feriti, di cui cinque in gravi condizioni. Circa il numero di bus coinvolti (da un video in circolazione su internet di vede chiaramente che si tratta di almeno un minibus bianco), l’agenzia Mena parla di un solo mezzo attaccato mentre fonti citate da Al Arabiya di tre, uno dei quali riuscito a sfuggire all’attacco. Intanto centinaia di copti si sono radunati sabato a Minya, a circa 260 km di strada a sud del Cairo, per i funerali di sei vittime, cinque dei quali componenti di una stessa famiglia, riferisce l’agenzia Ap. Nella rivendicazione, l’Isis ha definito l’attacco una vendetta per una non meglio precisata detenzione di “nostre caste sorelle”, scrive ancora l’agenzia.

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I FUNERALI

Intanto, fra canti, preghiere, pianti e scene di strazio, si sono svolti in Egitto i funerali di sei degli 11 pellegrini copti uccisi. La cerimonia funebre, connotata visivamente da sei bare bianche, si e’ svolta fra severe misure di sicurezza in una chiesa di Minya, citta’ a circa 260 km a sud del Cairo. Ad officiarla e’ stato l’anba Makarios, il vescovo copto di Minya. Cinque delle sei vittime di cui sono stati celebrati i funerali appartenevano ad una stessa famiglia e fra le bare c’erano quelle che racchiudevano il corpo di un ragazzino di 15 anni e di una bambina di 12. La branca egiziana del sedicente Stato islamico, nella sua rivendicazione, ha sostenuto di aver ucciso 13 cristiani, due in piu’ di quanto annunciato da fonti della sicurezza. I feriti secondo l’Isis sarebbero 18, quattro in piu’ di quanto indicato da un portavoce della Chiesa ortodossa. I copti sono i cristiani d’Egitto e la piu’ numerosa comunita’ cristiana del Medio Oriente. Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi che gode del loro appoggio nonostante attriti interreligiosi in settori della popolazione a stragrande maggioranza musulmana, ha presentato le proprie condoglianze al patriarca della Chiesa ortodossa copta, Tawadros II. L’alto prelato, in un video diffuso dalla Chiesa ortodossa copta, ha affermato che “questo e’ un attentato terroristico che prende di mira l’Egitto giocando la carta dei copti”.

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LA COMUNITA’ ISLAMICA

“Dopo la sinagoga di Pittsburgh negli Usa, un altro ignobile attentato contro fedeli pacifici ci unisce nella preghiera, come uomini e donne religiosi, e ci sprona nella testimonianza della pace contro ogni estremismo”. Lo scrive in una nota la Coreis, Comunita’ religiosa islamica italiana, commentando l’attentato di ieri in Egitto contro i pellegrini Copti. Nella nota della Coreis viene anche rilanciato il comunicato del Consiglio mondiale delle comunita’ musulmane che “condanna fermamente l’attacco al bus cristiano in Egitto”. “Il Consiglio Mondiale delle Comunita’ Musulmane invita tutti i Musulmani ad eliminare questa ideologia terrorista e promuovere i valori della tolleranza e della convivenza pacifica affinche’ il pensiero estremista non abbia alcuno spazio nelle comunita’ musulmane in futuro”, si legge nella nota. Anche le comunita’ del mondo arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa (Cili-Italia) hanno espresso condanna per l’attentato terroristico contro tre autobus di pellegrini Copti in Egitto.

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